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Vecchio 18 febbraio 11, 15:14   #8 (permalink)  Top
claudio v
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Originalmente inviato da RenatoC Visualizza messaggio
Mi fa molto piacere l'iniziativa di ClaudioV di studiare nuove distribuzioni sui volumi per incrementare le prestazioni. L'idea di allungare la lwl a scafo sbandato, con valori prossimi ai 115cm, è sicuramente ottima e sono curioso di vedere in acqua lo scafo in questione.
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Per vederlo in acqua... prima bisognera` che lo finisca e poi che qualcuno lo costruisca: ci vorra` un po’ e, pero` da quel che vedrete qui, chi sa leggere tra le righe potra` trovare spunti per farsi la sua barca e metterla in acqua in anteprima. Mi e` venuta questa idea perche negli ultimi anni ho visto una grossa uniformita` di progetti dove, a parte le linee d’acqua piu` o meno quadrate, non si cercava di trovare soiluzioni un po’ diverse: cosi` ho provato a fare un progetto un po’ di rottura per vedere se si poteva trovare qualche miglioramento.
Si trovera`, non si trovera`? Se questo servira` a dare lo stimolo a qualcuno di cercare alternative sara` gia` utile

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Originalmente inviato da RenatoC Visualizza messaggio
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ma principalmente perchè il confronto è l'unico vero strumento che dà a noi progettisti il giusto feed-back per capire se le scelte prese in fase di progettazione sono giuste o sbagliate.
Non credo possa esitere evoluzione senza confronto, quindi... diamoci da fare :-)))
A quando un bel confronto tra AC100 e IACC120? ........
Ci sono alcune cose che indiscutibilmente danno dei vantaggi sulla carta e altre che ne danno di “opinabili”. Focalizzare il progetto dim una AC120 per mettere a punto i parametri “non discutibili” quali l’aumento di Lwl, di momento raddrizzante e di rigidezza strutturale significa fare, per ipotesi, qualcosa che puo` andare di piu`.

Pero` il progetto non basta perche` poi occorre che la realizzazione sia all’altezza del progetto e, a questo punto si e` piu` o meno al 50% del risultato totale.
Quando ho iniziato a progettare e fare test sui modelli ero molto illuso dalla possibilita` di trovare forme molto piu` efficaci di altre, poi ho dovuto ricredermi perche` piu` o meno le forme “decenti” vanno tutte uguali.
Per decenti si intende che permettano di mantenere l’assetto longitudinale corretto e una distribuzione dei volumi plausibile per garantire che i parametri di “centratura” siano quelli previsti in tutto il range di vento di utilizzo.

Il restante 50% lo fanno le vele, la loro regolazione e lo skipper in regata.
Quindi il vantaggio di un progetto rispetto ad un altro lo si vede solo a parita` di tutto il resto e spesso si trasforma in una maggiore facilita` e stabilita` di messa a punto, ad esempio non mettendo l’albero in un posto e poi pensando di spostarlo avanti e indietro di piu` di un minimo per ottimizzare il tutto e soprattutto di doverne cambiare la posizione al variare dle vento.

Questo significa che magari la barca in mano a Matthias potrebbe permettergli di stare vicino a Luca... e in mano mia, che negli ultimi 2 anni ho forse navigato 4 volte, magari mi aiuterebbe a stare nella prima meta` della classifica salvo capronate eccessive.

Nel caso della AC100, dove invece il fattore peso e` basilare, il giochino e` piu` interessante e, dato l’appiattimento verso certe scelte, quello che potrebbe proporre sarebbe una netta rottura migliorativa per l’incremento del momento raddrizzante che potra` arrivare fino a + 25% rispetto alla media... e che potrebbe anche compensare le carenze di uno skipper medio rispetto ad uno top (sempre in ambito di attuale AC100).
25% di potenza in piu` e` tanto per non vedere differenze: bisogna gia` fare un po’ di bestialità` per finire dietro.
Ciao

Ultima modifica di claudio v : 18 febbraio 11 alle ore 15:17
claudio v non è collegato   Rispondi citando