Citazione:
Originalmente inviato da luca71-5 ... il classe M era sicuramente + lento delle AC120 in acqua in quel momento , ma solo ed esclusivamente xchè il vento era in un range favorevole a queste ultime .
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Se sono fortunato ora mi addormento e domattina al risveglio mi renderò conto che è stato solo un'incubo .................
notte |
Venendo alla vostra simil Coppa America alias la AC 120 e guardando la situzione da fuori, non si può che prendere atto di alcuni fatti recenti.
La
AC120 ha un regolamento simile alla IOM dove il peso è vincolato per tutti e il momento raddrizzante idem (dislocamento 4,5 kg e, lunghezza deriva e peso bulbo +deriva 3kg)
Questo significa lasciar zero spazio alla costruzione sofisticata e ultralight.
Il fatto che un classe M sia andato più piano di una 120 in un minitest è un puro caso: una M a punto (con il gioco di vele giusto per la condizione) può solo andare più veloce.
Una M può mettere con i suoi 73 dm2 di vele e il piano velico che le pare o quasi il piombo che vuole sotto e, se pesa 4,5 Kg, stai sicuro che nel bulbo ce ne sono almeno 3,3 di piombo contro i vostri 2,85.
Se poi dovessi progettare una M per regatare contro le 120 e avere comporamenti omologhi nelle varie condizioni, la farei di 4 kg con 3 di bulbo e a quel punto credo che in nessun range di vento una 120 le possa stare davanti.
Avrei maggior finezza, maggior lunghezza utile al galleggiamento, meno peso e meno superficie bagnata con lo stesso rapporto di peso/superficie delle vele: non serve un VPP per sapere come può andare a finire
E qui mi ricollego
alla nuova classe nata, la AC100.
Il loro regolamento è molto simile alla M per cui, chi sarà capace, farà delle barche "piuma" piene di piombo sotto.
Quindi, dati gli altri parametri fissi,
significa dare tutto lo spazio che vuole al progettista/costruttore per fare la barca più leggera possibile.
Molto intrigante, molto carino giocare a costruire leggero!! (mi piace un casino
)
Quindi scafi "velina" in carbonio e carbonio kevlar come le M, alberi in supercarbonio alto modulo come la M, etc, etc, etc
Naturalmente questo costerà un po', soprattutto in tecniche di costruzione e materiali. All'inizio non sarà così, am appena arriverà qualcuno che metterà l'asticlella un po' più in alto partirà la corsa e diventerà come o peggio della M.
Quindi, la AC120 ha già una rivale similare (la AC100) più vicina allo spirito ultratecnologico della AC vera.
Quel che lascia un po' perplessi è che a far partire quetsa classe siano i lunarossisti Dea che, dalla
monotipia più rigorosa, non sono voluti "venire" nella AC120 che era molto simile (
quasi monotipia anche nella AC120) per buttarsi in questa AC100 che alla fine potrebbe costare come 3 AC120, ma essere molto più comoda (??
)...
20 cm di lunghezza di scafo in meno e più o meno altrettanti nell'albero... che a livello di trasporto non fa nessuna differenza o quasi (come ci insegna Mattias che fa entrare 2 AC120 in una Smart da Roma a Ravenna
Grande!! Volere è potere!!
)
L'altra cosa strana è che sia partita proprio a Roma dove il gruppo di AC120 mi sembra bello e ben affiatato.
A questo punto facciamo il conto di quanti praticanti ci sono oggi da una parte e dall'altra e risulta evidente che se le 2 classi si fossero messe assieme avrebbero raggiunto una bella massa critica per tenere duro a lungo e andare avanti negli anni...peccato che siano 2 classi diverse, per certi punti di vista antitetiche, e che quindi le forze rischino di disperdersi.
Quindi, il futuro della Coppa America modellistica in Italia, dove andrà a finire?