Visualizza messaggio singolo
Vecchio 04 maggio 10, 13:20   #4 (permalink)  Top
claudio v
Moderatore
 
L'avatar di claudio v
 
Data registr.: 18-05-2006
Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
Citazione:
Originalmente inviato da Pampa Visualizza messaggio
Mi piacerebbe conoscere l'opinione dei padri fondatori.
accontentato....

Citazione:
Originalmente inviato da Indoor Visualizza messaggio
Oggi si è disputata la terza gara di Autonomy e parlando è venuta fuori una nuova idea per far si che tutti veramente possano aspirare alla vittoria, qualsiasi sia il modello che usano.
L'idea è quella di valutare a fine anno le prestazioni dei modelli in funzione dell'apertura alare e di assegnare un bonus o un malus.
In poche parole assegnare un malus al modelli L, cioè con apertura alare da mt, 3,00 in poi e un bonus ai modelli con apertura lare fino a mt 2,20.
............

Naturalmente la classifica sarà sempre fatta una per categoria.
.......

Ritengo infatti che chi prova a gareggiare con modelli piccoli a lungo andare si stanchi di arrivare a metà classifica mente con il bonus potrebbe anche aspirare alla vittoria....avremo un forte incremento di partecipanti.

Paolo
In effetti il bonus/malus e gli handicap (tipo il golf) potrebbero livellare le prestazioni dei modelli e/o dei concorrenti, ma a mio parere non e` una strada cosi` interessante da praticare perche` comporta delle complicazioni non da poco e non mi pare poi cosi` equa.
A mio parere i modelli piccoli in effetti possono anche andare un pochino meno, ma la differenza non e` molto grande in termini assoluti

Faccio qualche esempio tratto dalle classifiche varie del 2009 e 2010
AUTONOMY F5J
AUTONOMY F5J

Prendiamo il Castor di Milanesi dell’anno scorso e guardiamo la prestazione media: alla fine le prestazioni ottenute erano molto vicine a quelle dello stesso pilota con il Super Ava.
Guardiamo i punteggi di Fabbri: con un modellino de 2,2 metri della Top Model fatto di legnetti e oracover a Molinella e a Cremona si e` messo dietro un certo numero di 3 metri etc.
Prendiamo come altro esempio, Bruno Picelli: a Molinella (max numero di pieni della L= 18) con l’hi aspect ha fatto 11 pieni in condizioni molto peggiori di quelle di Cremona (max numero di pieni della L= 28) dove con lo shadow ne ha fatti solo 13.

Ad Alessandria abbiamo visto Bruno Sfogliarini, nuovo arrivato di quest’anno, con un modellino di 1,8 metri uguale a quello di Giaccaria, fare il suo stesso numero di pieni (10) mentre il primo classificato con un 3 metri ne ha fatti 12.
Bruno e` all’inizio, non credo abbia molto allenamento specifico e credo che se avesse saputo sfruttare meglio la dinamica delle 4 piante a bordo pista volando dove e come facevo io con lo shadow avrebbe ottenuto molto di piu`.
Quel modellino lento e maneggevole probabilmente si sarebbe potuto parcheggiare meglio nella piccola porzione di cielo “utile”.

Discorso similare si potrebbe fare per gli atterraggi: mettere senza danni 6 etti di modello (anche senza freni) in un cerchio di 10 metri, puo` essere anche piu` facile che fare centro con un F3J da 2,5 Kg con flap, freni e quant’altro.
Questo per dire che ogni modello ha le sue prerogative, che ogni pilota deve imparare a sfruttarle per ottenerne il meglio e deve imparare a crederci senza crearsi falsi alibi dando la colpa al modello.
Bisogna essere creativi, avere la curiosita` di provare, confrontarsi e acquisire sempre piu` capacita` nel pilotare e nel capire i messaggi del modello: solo in questo modo si progredisce.

Per pensare di stare alla pari o vicini a piloti che da anni e anni si allenano a girare termiche dovunque e comunque non c’e` altra via che allenarsi, allenarsi e poi ancora allenarsi.

Il gioco e` bello perche` piu` si gioca e piu` si capisce che sfuggono infinite cose e la curiosita` ci spinge a scoprirle.
Un livellamento verso il basso per dare la possibilita` di vincere a chi non ha le capacita` per farlo non mi sembra utile ed e` contrario a questa idea di base: meglio volare tutti al meglio delle proprie possibilita` e poi tirare a sorte i premi, come piu` volte abbiamo fatto
claudio v non è collegato   Rispondi citando