Discussione: Focke Wulf 190 A VQ
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Vecchio 20 ottobre 09, 10:25   #32 (permalink)  Top
Nikki
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Allora, iniziamo a fare le persone serie.

Oggi ho aperto la scatola dell’ FW 190 A.
Mia moglie ha cacciato la modella, dopo che avevo proposto di adottarla (avrei sempre voluto avere una bambina).

Comet ha già spiegato i motivi per cui ho intrapreso la costruzione di questo modello, i punti di forza sono:

a) volano bene

b) costano il giusto.

Aggiungo: la possibilità di avere parti di ricambio difficilmente realizzabili, tipo nache motore e capottine non guasta.

Questo fa passare in secondo piano l’aspetto “riproduzione”, anche perché io voglio andare al campo e divertirmi senza rischiare il portafoglio, magari per un servo che va in corto, un interferenza o qualche altro disgraziatissimo colpo di sfiga che secondo la famosa legge di Murphy quando deve colpire ha una percentuale di successo altissima.

Inoltre ultimamente il rapporto motore/vela è sceso a picco, quindi se devo lavorare tre mesi per fare un modello e metterlo a punto, è meglio che voli senza motore.

Quando assemblo una riproduzione cerco sempre di sapere qualcosa di più su chi fosse il pilota, o quale fosse lo scenario in cui operò l’aeromobile, lo trovo corretto nei confronti di chi ci volò per davvero non deve essere stato facile staccare le ruote dalla pista sapendo che le possibilità di riportarcele erano essenzialmente remote.

Il modello in questione viene fornito in due versioni, una si ispira come al caccia F.W. 190 A – 8 assegnato ad Alfred Bindseil (nr. 11), che fu operativo dal 29 Aprile del 44, a Stoermede, in Germania, sotto il comandi del Maggiore Heinz 'Pritzl' Baer (nr. 13 e 23), ho scoperto che il soprannome “Pritzl” deriva da un dolciume di cui pare H. Baer fosse particolarmente ghiotto.

Il gruppo d’appartenenza era l’ Oseau, il gruppo prese questo nome verso la fine della guerra, in memoria dell’ex leader Col. Oeseau :

Lo stemma del gruppo era inizialmente questo: Focke Wulf 190 A VQ-oseau-1.jpg

e solo dal 1944 divenne quello che è inserito nel kit: Focke Wulf 190 A VQ-copia-di-jagdgeschwader-oesau.jpg


Ho scoperto poi che Bindseil conseguì 5 vittorie e divenne famoso il 13 Maggio del 1944, per il fatto di aver tagliato il piano di quota di un P51 con la sua elica.
Nonostante i danni subiti riuscì a rientrare alla base con il suo F.W.
Alfred Bindseil fu disperso in azione nei cieli di Saint Lo, nel nord della Francia il 20 Giugno del 1944.
Il suo aereo è stato ricostruito ed è esposto ad Hannover con il caratteristico 11 giallo.

Vedi foto postata da High Flamable.

La seconda versione riporta le marche del caccia pilotato dall’asso dell’Luwtfaffe, il Col. Walther Dhal, la cui carriera iniziò nel 1935 in fanteria per divenire istruttore di volo già nel 1939.

Questo è lo stemma del gruppo: Name:  JG3_IV_Sturm.gif
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Dhal ha attraversato tutto il secondo conflitto mondiale ottenendo una striscia impressionante di vittorie (128 in 678 missioni).
Operò soprattutto sul fronte orientale, ma anche nel mediterraneo e sul suolo tedesco per cercare di fermare i bombardamenti da parte delle forze alleate abbattendo circa 25 unità tra B17 e B24.
Morì a 69 anni il 25 Novembre 1985 ad Heidelberg, in Germania.

Focke Wulf 190 A VQ-walther-dahl.jpg

Dato che il modello in mio possesso porta il nr. 13 azzurro, spero di riuscire a fare un volo il 25 Novembre prossimo.



Il rosso della fascia (denominata Reichsverteidigungsband) sulla parte finale del trave di coda stava ad indicare che il gruppo era destinato a protezione del territorio tedesco (Reich) e non era specifica, al punto che in certi momenti diversi gruppi condivisero gli stessi caccia, se volgiamo era un sistema “Friend or Foe” (Amico o Nemico), tuttora utilizzato, ma in forma di segnale radio criptato.

Segue...
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