Discussione: Macchi MC 202 Folgore
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Vecchio 20 agosto 09, 14:44   #1 (permalink)  Top
losisi
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Macchi MC 202 Folgore

Un amico del campo di volo mi aveva passato, ormai diverso tempo fa, un Macchi 205 della VQ Model ( Air Loisir ) un po’…. “vissuto”

L’idea di rimetterlo c’era ( i caccia italiani sono sempre stati la mia passione ) ma il tempo è sempre tiranno…… deciso di farne un 202 ( anche per semplificare la naca che era tutta da ricostruire…) e preso il verso di metterci le mani, il lavoro è andato via spedito: intendiamoci, non è da considerarsi una costruzione ( è pur sempre un arf, anche se ci ho lavorato su un bel po’ eh: solo lo scarico è fatto di 10 pezzi autocostruiti e saldati….) e neppure una riproduzione ( la fusoliera ha una sezione ed un profilo che fanno davvero pena….il piano di coda è maggiorato di un buon 10%....)
Nell’insieme però ( se non si guardano troppo i particolari, cioè ) non mi sembra sia venuto malaccio ( mi sono pentito di non aver fatto qualche foto anche del “prima”…..) e così ve lo presento:

apertura alare cm 158
lunghezza ft cm 130
peso kg 3.300 ( speravo meno.…al decollo saremo sui 3.6.…porco zio….)

Di seguito le principali modifiche fatte:
Ala: ( ricostruzione di alcune centine rotte,di quasi tutto il dbox inferiore e del supporto carrello dx a parte… )
costruzione dei terminali in balsa laminata al posto delle orribili appendici di serie in abs stampate ed incollate
eliminazione dei lunghi alettoni originali, creazione dei flaps a spacco e degli alettoni sino all’estremità, ( questo ha comportato la costruzione dei due vani alari per i servi alettoni e l’uso dell’ex servo unico alettoni per i flaps )
modifica dei vani carrelli per montare ruote più in scala ( più grandi )
ricostruzione delle cartelle carrelli con le nervature di irrigidimento come nel vero ( non ho purtroppo potuto montare le semicartelle interne per mancanza di spazio e di spessore a cui ancorare il sistema di retrazione/apertura delle stesse ) la posizione del carrello non è comunque in scala ( sul vero aereo le ruote, chiuse, quasi si toccavano……qui c’è il servo per i retrattili..)
L’ala è stata ovviamente “spellata” dal bellissimo termoretraibile GIALLO a macchione verdi di serie e ricoperta in modelspan, successivamente verniciata con fondo spray e vernici Lifecolor con aeropenna e fatto qualche accenno di pannellatura

Fusoliera:
modificati i piani mobili di coda ( togliendo i compensatori che il 202 non aveva se non, forse, l’ultima serie )
rifatta l’antenna radio
ricostruito il radiatore acqua
ricostruite la protezione aerodinamica del ruotino di coda e la protezione dorsale dietro l’abitacolo
ricostruita la naca motore ( il lavoro peggiore, forse perché era la mia prima esperienza seria con fibra e resina…) dandogli una forma più simile all’originale ( che non è comunque del tutto riuscita: nel vero aereo tutto il muso dopo l’abitacolo “puntava” verso il basso: qui la fusoliera è diritta….. )
non ho tolto il termoretraibile ma l’ho scartavetrato fino a far sparire tutto il colore originale ed ho dato il fondo procedendo poi come per l’ala.
Il simil filtro antisabbia Corbetta è stato ritagliato dalla vecchia naca così come i finti scarichi del DB601 ( ne ho potuto recuperare solo uno che ho usato come master per termoformarne due nuovi che ho applicato, irrigiditi da sotto con balsa di 2mm )

Le decals sono state realizzate stampando al laser le coccarde originali su acetato adesivo ( o carta bianca adesiva per i numeri di reparto e le croci caudali ) poi ritagliate ed applicate, il tutto è stato poi ovviamente verniciato con due mani di poliuretanica bicomponente: non sono soddisfatto del risultato dei fasci sul dorso delle ali….si vede troppo il film trasparente tra coccarda esterna e fasci al centro: se riesco ad averli fustellati li sostituirò.
La scritte caudali sono state fatte a mano con pennarello bianco a punta fine.

L’impianto radio è composto da una ricevente Corona DC, servi mini ( GWS 220 ) per gli alettoni, un Hitec HS75 per i retrattili, un GWS 400 per i flaps, due TowerPro 5010 per elevatore e coda ed un mini TowerPro per il motore, pacco batterie 4x2700 mAh NiMh.

Il motore è un .52 JBA ( non storcete la bocca, lo so che ci sarebbe voluto un 4T…che al momento non ho e che comunque avrebbe sporto troppo rovinando ulteriormente la già precaria estetica del muso…oltre ad appesantire ulteriormente ) che si è dimostrato di facile e costante carburazione anche rovescio e con lo scarico autocostruito, oltre a stupirmi per la potenza ( fa girare un 12x6 a 10.500 g/min con mix 16-5 )
Elica tripala ( 12x7 ) ed ogiva che vedete sono, al momento, solo per le foto, forse proverò una 11x7 in seguito

Completano il tutto le finte 12,7 mm sul muso ed il tubo di Pitot

La livrea riproduce ( o almeno tenta…) una macchina della 363a squadr. 150° Gruppo CT operante sul fronte nord africano e di base a Comiso nel ’43 ( bibl. “Lo chiamavano il Macchi” Delta Editrice 2008 )
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Simone

Ultima modifica di losisi : 17 dicembre 13 alle ore 17:14
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