Citazione:
Originalmente inviato da frank Perché posti boiate figliolo? La domanda iniziale del thread è: come mai in quota, a fronte di una velocità apparente del modello che l'osservatore giudicava X, il pitot segna meno di X?
X, in questo caso, è la TAS a meno del vento. La strumentazione ( aneroide o elettronica non fa in questo caso differenza) dietro il pitot non sa quale sia l'effettiva densità dell'aria e tiene conto solo della densità standard a condizioni normali. Rapporta perciò la differenza di pressione tra la porta statica e quella dinamica con una densità dell'aria superiore a quella reale, per cui indica una velocità IAS più bassa rispetto a X.
L'uso tipico del regolo Jeppesen è quello contrario: tu sei in cabina e l'anemometro ti dice la IAS, ma tu per pianificare la rotta hai bisogno della TAS. Ma in questo thread si parla di osservatore al suolo, che "vede" la TAS e si domanda come mai la IAS non sia quella che si aspettava. |
Ahhh se parliamo di occhiometro allora possiamo stare fino a domani a guardare un modello e dire per me va ad x o per me ad y.
Cominciamo però con il dire che un anemometro non è dotato di capsula aneroide.
Comunque se volessimo dire di
aver osservato attentamente il modello ed aver osservato velocità identiche ed essere sicuri che il pitot non si è disallineato nei due voli,possiamo dire che al variare della quota con TAS costante,la IAS diminuisce.
Io comunque sono più propenso al fatto che la TAS sia diminuita perchè il pitot durante i due voli si è trovato allineato diversamente rispetto al moto o semplicemente la temperatura era diversa.
Errori di densità lasciamoli a chi fa piedi e piedi di quota.