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Vecchio 20 luglio 09, 20:44   #1 (permalink)  Top
damgiu
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[ ac 2010 ] N.32 Building-log DH-88 Comet

Eccomi coinvolto in questa pazza avventura costruttiva, con un soggetto particolare. Si tratta del DH-88 Comet bimotore del 1934.

Si tratta del mio primo progetto partendo da un trittico, per cui se riuscirà a volare sarà un mistero fino al momento del collaudo.

Nel frattempo ci sarà la fase costruttiva, che spero seguirete in queste pagine e che mi impegnerà per un pò di tempo, sperando che le soluzioni pensate in fase progettuale siano effettivamente realizzabili e funzionanti.

Il progetto sviluppato su cad, mi ha impegnato per oltre un anno, un pò per la mia scarsa conoscenza dello strumento e un pò per cercare di fare stare tutto quanto dentro il modello contenendo i pesi.

Il modello sarà in scala 1:10 circa, con l'ala leggermente maggiorata di apertura, per poter avere i terminali con una corda più ampia rispetto alla scala prevista.
Sarà equippaggiato con due motori a scoppio OS-10 FP da 1.8cc, carrello retrattile meccanico, forse capottina apribile e se il peso l'ho consentirà l'impianto luci.

I materiale utilizzato sarà balsa, compensato e fibra di vetro per le cappottature dei motori.

In attesa di tagliare i pezzi con la cnc, allego il progetto in formato dxf.

Un po' di storia
Progettato espressamente per la corsa aerea "Victorian Centenary Air Race" meglio nota come "McRobertson Trophy" del 1934 il Dh 88 venne costruito in tre esemplari a partire dal Febbraio dello stesso anno, gli acquirenti erano: A.O.Edwards, direttore generale del Grosvernor House Hotel, Bernard Rubi, Jim e Amy Mollison.
Costruito interamente in legno, il Comet si presentava come un pulitissimo bimotore monoplano ad ala bassa, sfoggiava, per l'epoca, soluzioni tecniche di estrema avanguardia, come gli ipersostentatori a spacco e il carrello completamente retrattile.
Il tronco anteriore della fusoliera era completamente occupato da tre serbatoi di carburante, dietro i quali sedevano in tandem primo e secondo pilota. I Motori erano due De Havilland Gipsy Six R, che azionavo due eliche bipala Ratier a due passi, il passo dell'elica variava automaticamente grazie ad un dispositivo barometrico che faceva passare automaticamente le eliche al passo massimo non appena la velocità superava i 241 Kmh.
Hubert Broad collaudò il primo Comet ad essere terminato, quello per i coniugi Mollison l'8 settembre del 1934, il certicato di navigabilità venne ottenuto il 9 Ottobre, gli altri due vennero consegnati il 9 Ottobre, 11 giorni prima della gara. Il G-ACSR di Rubin, in livrea completamente verde e codici bianchi, venne affidato a Cathcart Jones e K.F. Waller, dati per dispersi in Iraq, terminarono la gara al quarto posto assoluto nella sezione velocità, per poi ripartire per l'Inghilterra con posta e pellicole e stabilire il record Londra Melbourne Londra,con tredici giorni di volo.
Il G-ACSP dei coniugi Mollison, ribattezzato "Black Magic", completamente nero con codici e frgi color oro, fece una ottima prima parte di gara ma venne fermato da noie ai motori.
Il G-ACSS di C.W.A. Scott e T. Campbell Black, vinse la gara. Vennero costruiti altri due Comet, uno per il governo francese, l'altro per Cyril Nicholson che finanziò due sfortunati tentativi di primato fra Londra e Citta' del Capo, nel secondo dei quali l'aereo venne perso in volo sul Sudan e l'equipaggio costretto a lanciarsi con il paracadute.
Il "Grosvernor House" è tuttora conservato in condizioni di volo presso la famosa "Shuttleworth Collection", ne esitono anche un paio di repliche volanti.
Files allegati
Tipo file: zip dh88_Comet.zip‎ (399,4 KB, 337 visite)
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Giuseppe D'AMICO

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