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10 ottobre 17, 09:36 | #11 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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E poi complimenti al nostro Paolo Dapporto, un giovane emergente che promette bene e si porta a casa il nuovo record per la nuova formula: con 1200 metri di quota motore fa ben 22 pieni! Quindi facendo al media 1200/22 pieni fa 54 metri di quota motore spesa per ogni pieno. Tornando alla gara, in effetti paragonare le performance tra vecchio regolamento e nuovo è un po’ difficile: prima si doveva lanciare quasi di continuo per fare la massima prestazione, mentre ora si ha più tempo tra un lancio e l’altro ma è meglio scegliere bene quando lanciare. Quindi, quando non si è in volo, bisogna studiare bene cosa fanno gli altri. Per certi versi è più rilassante, ma per altri meno perché, se si sceglie male quando partire e dove andare, ci si autopenalizza abbastanza e nel contempo si danno indicazioni utili agli avversari che eviteranno di decollare / andare ad esplorare zone poco produttive. Quindi bisogna stare ben attenti sia quando si vola, sia quando non si vola. Per tornare ai raffronti tra vecchio e nuovo, potremmo paragonare i 22 pieni di Paolo con 54 metri a motore a volo magari con la performance che avevo fatto a Persichello nel 2014 con l’Hi Aspect di Eugenio dove, consuntivati dal logger, avevo usato 1420 metri di quota e 11 minuti a motore in 4 ore facendo 31 voli. In quel caso avevo “speso” circa 45 metri a motore a pieno. Vedi http://www.baronerosso.it/forum/aero...ml#post4397888 Quel giorno Paolo, con il suo L in super composito, aveva fatto 28 voli con 1580 metri a motore con una media di 56 metri a volo. Questo significherebbe che il suo nuovo Matt Ali9… va meglio del modello di allora? Bho… forse. Però, anche se i dati numerici sono “vicini”, dato che non era la stessa giornata e che a memoria nel 2014 erano condizioni più facili… non ha poi tutto quel senso fare confronti. La cosa certa è che fare molti pieni in 3 ore e mezza usando tra 45 e 50 metri di quota motore è una bella prestazione e, per essere ottenuta, serve, oltre a tuttto il resto, anche una giornata ottimale. Quindi l’obbiettivo degli allenamenti potrebbe essere proprio quello, cioè di stare attorno a 50 metri spesi per ogni pieno per un potenziale di 24 pieni con la attuale formula (1200 metri a motore), … che era quello a cui si poteva puntare ieri con le premesse del mattino. Sperando che possano essere utili a chi vuole provare a fare qualche ragionamento sulla condotta di gara/messa a punto, vi condivido qualche riflessione fatta a riguardo nel viaggio di ritorno. La gara ha avuto condizioni abbastanza diverse nel corso della giornata: nelle 2 ore del mattino abbiamo avuto termiche forti e una condizione generalmente molto buona che, con il senno di poi, si sarebbe dovuta sfruttare con lanci più serrati. A fine mattinata eravamo almeno in 3-4 con 11-12 pieni e, per quel che so di me e Paolo Vettorazzo, abbiamo tenuto medie di quota motore usata/volo buona: Paolo volava a 47 metri a motore a pieno ed io a 52. Quindi abbiamo usato circa metà della quota totale disponibile nella mattinata: col senno di poi, forse sarebbe stato più utile cercare di fare 14 voli (e non 12 come ho fatto). Cosa abbia fatto Dappo non saprei, ma magari ci dirà lui ;-) Poi, al pomeriggio, le termiche sono diventate un po’ più rade e deboli con grosse zone di discendenza e zone di galleggiamento minimale. Son sicuro di aver fatto almeno un paio di scelte pessime sul momento di lancio e la zona di volo e mi sono costate molto care… e alla fine il bottino è stato magro: con i miei 577 metri di quota residua ho fatto solo 8 pieni (72 metri a motore spesi a volo) . Invece Paolo D, a meno che abbia capito male, nelle condizioni difficili del pomeriggio è riuscito a fare 10 voli galleggiando al meglio nel debole e girando talvolta delle termiche che per me e per il mio modello erano ingirabili: infatti ho provato qualche volta a volare con lui, ma con pochissimo successo e quindi ho preferito tattiche alternative che non si sono rivelate altrettanto produttive. Per quel che mi riguarda, da quanto avvenuto ieri, sono almeno 3 gli “ambiti” su cui lavorerò per migliorare la performance: -conduzione di gara: avrei dovuto spingere di più la mattina quando vedevo che era decisamente “buono” facendo 1-2 voli in più e qualche pausa di studio/riflessione in meno: spesso ci vuole più convinzione. -La colorazione del modello: il mio, giallo e blu, con lo sfondo verde della montagna è perfetto… per non vederlo nonostante le strisce fluo sull’estradosso: gli dovrò dare qualche nota di colore in più che mi farà affaticare molto meno la vista e non solo in condizioni similari. -Messa a punto e pilotaggio: rimane di sicuro margine di miglioramento ovunque, ma soprattutto occorrerebbe affinare il galleggiamento nel debole come set up e servirebbe imparare ad avere più pazienza per “stare” di più anche dove si scende “piano”, piuttosto che nel cercare di salire a tutti i costi; Penso che comunque ci sia ancora ampio margine per migliorare... e che l’inverno che si avvicina ci darà il tempo e la voglia di inventarci migliorie ai modelli attuali e nuovi progetti per la prossima stagione. E arrivederci a presto all’incontro conclusivo del campionato Autonomy 2017 a Vigarano Mainarda il 5 novembre p.v. Ciaoooo
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | |
10 ottobre 17, 13:34 | #12 (permalink) Top |
User Data registr.: 18-08-2007 Residenza: Forlì
Messaggi: 791
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Ciao a tutti! A Caprino Veronese ho partecipato ad una gara bellissima. Hanno perso coloro che non hanno partecipato magari dopo essersi iscritti. Peggio per loro. Come detto da Claudio al mattino ottime condizioni con termiche diffuse e costanti, al pomeriggio condizioni cambiate con termiche poco potenti e grosse discendenze. Dapporto ha vinto meritatamente con un modello che sembra una leggiadra farfalla. Vira senza abbassare le ali, assolutamente piatto, fantastico. Per quel poco che mi riguarda ho trovato il limite del mio modello. Quando si tratta di limare il niente ha un evidente handicap. Per virare in termica deve inclinarsi molto e se non c'è nulla perde molta quota. Oggi ho cominciato a costruire un nuovo paio di ali con un nuovo profilo e dimensioni. Spero di arrivare a vigarano alla prossima gara col modello nuovo per verificare subito se la strada è quella giusta o abbisogna di altre cose. Ci vediamo alla prossima!
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10 ottobre 17, 14:56 | #14 (permalink) Top |
UserPlus Data registr.: 02-03-2007 Residenza: Molinella (bologna)
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Caprino è stata la prima gara che ho portato a termine senza fare errori di condotta. Se penso a tutti gli errori che ho commesso nella gare del 2017 dovrei convincermi che a 78 anni è ora di abbandonare.....ma non è nel mio carattere. A Caprino stavo per fare anche li un grossolano errore....nella concentrazione della gara mi sono dimenticato di cambiare la batteria e me lo sono ricordato al 5° lancio che sono riuscito a concludere con grande apprensione....poi le batterie sono state regolarmente cambiate! Una gara non la ho fatta (Pozzolo) perché il logger non andava (errore mio, dovevo verificarlo prima) A Pistoia quando avevo fatto 6 lanci perfetti, al 7° mi sono dimenticato acceso il motore....come è stato possibile me lo chiedo ancora....credevo di essere dentro ad una potente termica. Ho riiniziato la gara azzerando il logger, ma per la fretta ho fatto un paio di valutazioni errate e gara buttata via. A Cremona ho sbagliata la valutazione....delle condizioni....giusto il risultato chi sbaglia paga. Grazie per i complimento al modello....sto seguendo una strada diversa dalla media: oggi sono uno dei pochi che costruisce l'ala con polistirolo rivestito, prima in VTR ed ora in carbonio. Il carbonio oggi costa pochissimo, ( 9 € al mq, come il vetro in pratica) lo vende Sorvolando Compositi ed è una cannonata. Mi diverte moltissimo a fare esperimenti...miglioro sempre rispetto alle aspettative, ma si può fare meglio....quest'inverno ci sono progetti per mettere in cantiere nuove cose e la stagione fredda permetterà di valutare la planata delle nuove costruzioni. La gara di Caprino la ho azzeccata....un po' di fortuna e molto è stato seguire quello che avevo capito delle condimento. Per me al pomeriggio (10 voli con 560 mt) la termica partiva dopo che di colpo calava il venticello della termica che si staccava sul campo...aspettavo 50 secondi e lanciavo sopravvento e mi è andata bene tante volte, guardando poco gli altri in quanto mi rendevo conto che il tempo stava passando e dovevo accelerare. Comunque le condizioni, lo devo ammettere, erano ideali per il Mathali Interessante anche la scelta...obbligata del modello....ho iniziato con uno dei due modelli che avevo e al primo atterraggio alettone sinistro muto. Cambio modello e per fortuna non ho altri inconvenienti. I due modelli in pratica erano identici, nessun trauma di cambiamento. Ho condotto la gara sempre facendo la massima attenzione a non volare vicino ad un altro modello...uno scontro e la gara sarebbe finita. Credo, come dice Claudio, che in giornate particolari si possa arrivare a 28 voli...sarà l'obiettivo per il futuro. L'Autonomy si sta rivelando sempre più bella e la sua bellezza, che forse non tutti capiscono, sta che uno si progetta il suo modello, se lo costruisce, lo mette a punto da solo in quanto non ha possibilità di confronto, e alla fine ci gareggia....un percorso completo, modellisticamente appagante. Non esiste altra gara con queste caratteristiche. Perché tanti datati aeromodellisti non ci facciano un pensierino non lo capisco. Per ultimo mi riallaccio a quello che ha scritto Rover....importante è che chi partecipa e si iscrive abbia rispetto per chi ha pensato la formula....iscriversi e non avvisare nemmeno che il giorno della gara non sarà presente non è bello. La mail di conferma della iscrizione contiene il tasto per cancellare l'iscrizione stessa....la fatica è nulla......grazie Luca per aver fatto un così bel sito. Faccio un appello....cercate di essere presenti a Vigarano Mainarda: è l'ultima gara, la località è fantastica, se dovesse piovere a disposizione un intero hangar ed è prassi all'ultima gara abbracciare e ringraziare i Padri Fondatori che ci fanno divertire da tanti anni. E l'anfitrione della gara è nientepopodimeno che Ruggero Pasqualini, uno dei campioni della F3A degli anni d'oro della categoria. Paolo . |
10 ottobre 17, 18:37 | #15 (permalink) Top |
User Data registr.: 07-09-2010 Residenza: Rovereto (Trento)
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La foto del mio ruolino di marcia parla da sola della mia gara di domenica! Sono partito al mattino concentrato e convinto ed ho inanellato una serie di 11 voli uno meglio dell'altro: nella prima colonna vedete i metri di quota utilizzati ad ogni volo, ho concluso le prime due ore con una media di 47.2 mt/volo, ottimo risultato! Mel pomeriggio la debacle! Solo 5 voli in cui ho speroerato più di 170 mt/volo perdendo termiche agganciate e volando in buchi inesorabili! Non so darmi spiegazioni ma da una prima lettura, verificate le registrazioni di volo e i residui di guota/tempo motore, emergono tre considerazioni: 1- troppa flemma al mattino quando avrei potuto mettere in banca almeno 13-14 voli 2- troppo dispendio di tempo motore a bassi giri dissipando inutilmente tempo tanto da esaurirlo con ancora quasi 30 metri di quota residua! 3- poca lucidità nel pomeriggio per scegliere i momenti più opportuni per lanciare La gara è stata comunque fantastica! Complimenti al "giovane" Dappo che ha messo a segno una prestazione di grande rilievo!
__________________ pave 52 Ultima modifica di pave 52 : 22 novembre 18 alle ore 15:37 |
10 ottobre 17, 20:47 | #16 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
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Anche io avevo intuito qualcosa del genere e sui cali /aumenti lanciavo, ma andavo troppo spesso ... dalla parte sbagliata o al momento sbagliato. Dato che erano bolle che pulsavano, credo di essermi infilato nel buco sotto o davanti o dietro la bolla... un tot di volte In ogni caso con il mio Pulsar certe "bollette" non riesco a girarle in quel modo, dovrò fare un po' di esperimenti con i flap per vedere se riesce a volare in quel modo, ma dubito di avere grossi risultati perchè il mio carico alare è ben maggiore del tuo. Probabilmente mi converrà lavorare sull'ultralight che ho quasi finito e che dovrebbe alla fine avere lo stesso carico alare del tuo... mi darò da fare, ho tutto l'inverno davanti per fare esperimenti Interessante al news del carbonio economico, ti riferisci a questo? Tessuto di carbonio unidirezionale 25 gr/mq H=1030 mm L=1 mt.
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | |
10 ottobre 17, 22:15 | #17 (permalink) Top |
UserPlus Data registr.: 02-03-2007 Residenza: Molinella (bologna)
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Interessante al news del carbonio economico, ti riferisci a questo? Tessuto di carbonio unidirezionale 25 gr/mq H=1030 mm L=1 mt.[/QUOTE] Si esattamente Quello della RG è tutta un'altra cosa, ma costa credo 90 € al mq Io mi faccio un'ala con 50 € di materiale fra tessuto, longheroni, resina e poli In ogni caso con il mio Pulsar certe "bollette" non riesco a girarle in quel modo, dovrò fare un po' di esperimenti con i flap per vedere se riesce a volare in quel modo, ma dubito di avere grossi risultati perchè il mio carico alare è ben maggiore del tuo. lascia perdere il mio gira stretto per altre scelte Ne ho fatte tante di ali ed alla fine ho capito qualcosa Ultima modifica di Indoor : 10 ottobre 17 alle ore 22:19 |
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