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Alimentazione ricevente Salve, ho curiosità, una ricevente può essere alimentata direttamente da due batterie da 4,8v? Oppure da un pacco lipo tramite regolatore e da un pacco nimh da 4,8v? |
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La risposta è: "dipende da come colleghi le due batterie". Se le colleghi in parallelo avrai di fatto 4.8V nominali alla ricevente perciò nessun problema. Se le colleghi in serie avrai 9.6V in ricevente perciò non va bene almeno che la tua ricevente sia HV ovvero accetti voltaggi maggiori di quelli standard. Se le batterie le colleghi singolarmente (perciò una la colleghi e una la tieni in tasca) allora di nuovo ok. Quello che ho scritto vale per la maggior parte delle riceventi in commercio, occorre però cercare il manuale della ricevente dove ci saranno certamente scritte le caratteristiche e la tensione minima e massima di alimentazione. Non collegare assolutamente in parallelo un bec con una batteria, faresti dei danni. |
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Infatti gli ho sconsigliato di metterli in patallelo, io non li metterei nemmeno in serie. Duep pacchi di batterie uguali in parallelo per aumentare l' autonomia non lo vedo cosi insano anche se nemmeno questo, potendo, io farei. |
Chiedo scusa per aver creato un pandemonio, ma io mi chiedevo: ho visto che alcuni modelli hanno una centralina che prende energia da due batterie lipo ed alimenta ricevente e servi, questa operazione può essere fatta da due pacchi batteria da 4,8 v collegati con due spinette su due canali della ricevente? Penso di potermi rispondere da solo: no perché altrimenti non ci sarebbe bisogno della centralina. La domanda è stata posta in previsione di un aliante con poco spazio in fuso e da non appesantire troppo, ma contemporaneamente avere la sicurezza che se una batteria ti abbandona ce n'è sempre un'altra. Grazie e ....non vi arrabbiate con me, sono solo curioso.:( |
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bisogna inserire su positivo delle due batterie un diodo per evitare che un eventuale corto circuito di uno o due elementi di una batteria trascini anche l'altra nella riduzione di tensione. i diodi normali provocano una c.d.t. di circa 0,7 volt mentre nei tipi SCHOOTTKY la riduzione si aggira sui 0.2/0.3 volt è comunque inevitabile usare 5 celle al posto di 4 per amico che ha alianti di grosse dimensioni ho usato una piccola basetta millefori su cui ho saldato le due prese per le batterie e i diodi, inoltre anche l'alimentazione dei servi viene prelevata direttamente dalla basetta cosi si evita di prelevare l'alimentazione dalla ricevente. i diodi devono essere dimensionati per la corrente richiesta. sulla basetta ho anche inserito due led collegati prima dei diodi e che indicato il corretto funzionamento delle singole batterie. adesso si trovano in commercio dei piccoli indicatori di tensione autoalimentati che funzionano da 3 a 30 volt con dispay a tre cifre e costano 2/3 euro in un altro modello li ho utilizzati e sono veramente utili per conoscere lo stato di carica delle batterie it.aliexpress.com/item/0-28-Inch-2-5V-30V-Mini-Digital-Voltmeter-Voltage-Tester-Meter-LED-Scbareen-Electronic-Parts/32447173733.html?spm=2114.010208.3.254.6zJAJw&ws_a b_test=searchweb201556_10,searchweb201644_2_10001_ 10002_10005_301_10006_10003_10004_62_61,searchweb2 01560_5,searchweb1451318400_6151,searchweb14513184 11_6451&btsid=6f349aba-f209-4294-9097-d97b272bc7df |
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a proposito di diodi SCHOTTKY quelli usati negli alimentatori dei pc sul secondario (almeno quelli che ho provato io) provocano una caduta di 0,20 volt con un carico di 25 A in un singolo case sono montati due diodi per cui sarebbero l'ideale per questo uso. |
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