Riva Acquarama Amati 2 Allegato/i Ho visto mollti accenni a questa costruzione ma tutti si son fermati. Vorrei proporre la mia realizzazione nella speranza di trovare interlocutori che mi critichino dandomi soluzioni adeguate. Grazie Ecco dove sono arrivato senza grandi difficoltà!:fiu: |
2 Allegato/i Non ho dipinto il paiolato in finto mogano l'ho rivestito con un ritaglio. Eccolo dopo una e due mani di flatting |
2 Allegato/i Purtroppo cercando di lisciare il cruscotto in mogano questo si è rotto:(. L'ho saldato con la colla e quindi dovrò aspettare di montarlo con il sottocruscotto assemblando gli strumenti fuori opera.:fiu: |
3 Allegato/i Per la verniciatura adotterò il "lustrofin" ossia vernice flatting data con almeno sette mani. Sto armeggiando con la cabina ed il rivestimento del posto di guida. Se dopo sette mani va bene allora mi fermo, altrimenti continuo fino a quindici come nella realtà. Ecco il rivestimento della cabina e quello del posto di guida dopo due mani |
ma lo fai navigante? nel caso visto che è ancora aperto ti consiglierei una resinata tutto dentro lo scafo, anche solo resina epoxi senza tessuto, magari con un po' di addensante o micropalle, per sigillare il tutto. |
Ciao Gualtiero, grazie del consiglio ma è solo statico. Ho realizzato la Bismarck dinamica e lo calatafata all'interno con colla alifatica e garze. Comunque non faccio navigare nemmeno quella! Lo farà chi la erediterà (non sono poi tanto giovane):icon_rofl Ciao Mario Doxe |
Non riesco a capire come mai Amati installi i rivestimenti in finta pelle prima di rifinire le curve del cruscotto e il baglio della plancia e la base della plancia. Non so, visto che per lucidarla l'ho rotta, come si può montare la strumentazione. In opera non è uno scherzo! Fuori opera ci proverò!:fiu: C'è qualche suggerimento? |
Amici Ora, che ho intenzione di chiudere lo scafo, ho pensato che dopo lo dovrei collocare su uno scalo! Non trovo alcun riferimento a questo particolare pur osservando che sulla copertina delle istruzioni il motoscafo risulta appoggiato ad uno scalo di legno. Ce lo dobbiamo realizzare noi? Ciao Mario Doxe |
Amici scusate se vi tedio con tante domande! Non capisco molto di come realizzare gli assali delle eliche nella soluzione statica. Dove vanno ad attestarsi? Quelle per i motori hanno delle staffe ( fornite con i motori) e quelle per lo statico? Si montano prima della posa del fasciame? Se c'è qualcuno che ha già realizzato l'opera sarebbe così gentile da chiarImi la questione? Grazie Mario Doxe |
5 Allegato/i Amici io non so voi, ma io non mi ci trovo con il fasciame. I primi due listelli a partire dalla chiglia vanno a terminare sullasta di prua (foto 2209) come si evince dalla figura di Amati (foto listelli 001) dove si vedono due chiodini. Il rinforzo dellasta di prua è solo tra la 5^ e la 6^ ordinata (foto rinforzo 1 001). Per me lasta di prua ha troppa poca carne per accogliere i listelli (foto 2210) onde per cui ho realizzato un rinforzo anche tra la ordinata 6 e 7 (foto 2212). L'ho fatto con un avanzo del legno delle ordinate. Lho solo impostato, lo debbo riprendere per farne uno analogo dalla parte opposta. Po li raccordo con il resto della struttura. Almeno così sono sicuro che con il tempo non si scollino in quel punto. Per fortuna non la faccio dinamica perchè mi sembrano scarse le indicazioni per realizzarla soltanto statica. :wink: Forse sono io non allaltezza della situazione?:( Ciao Mario Doxe |
3 Allegato/i Amici io, quando ho iniziato il modellismo oltre quarantanni fa, ho acquistato il dal Manuale di Navimodellismo Statico dellAeropiccola di Torino nel quale lautore, mi pare un ceto Conte, dava grande importanza alloperazione di calafatura per conservare ottimamente nel tempo i modellini. Invio una foto dellesempio. Questa operazione lho eseguita su tutti i modelli che ho realizzato, prima di installare la coperta. Qui il problema è diverso in quanto linterno del motoscafo risulta inaccessibile, soprattutto a prua, dopo la realizzazione del fasciame. Ecco che dopo alcuni listelli ho iniziato a calafatare la prua, in quanto la parte poppiera risulta accessibile anche dopo. Allego alcune foto di come procedo. Mano a mano che mi avvicino al primo listello continuo ad incollare la garza. Ciao Mario Doxe |
4 Allegato/i Devo aver ecceduto nel raccordare l'ordinata n° 5 e quindi mi si sono presentati degli avvallamenti. Li ho corretti incollando spezzoni di listello da raccordare in un secondo tempo. Ciao Mario Doxe |
4 Allegato/i Per il gruppo propulsore ecco alcune soluzioni trovate su internet. Io, eseguendo un modello statico, non forerò la chiglia. L'ho fatto ma ho combinato un disastro, quindi ho tappato "la falla" con listello rinforzato di dentro. Ho tagliato la guaina di ottone a fetta di salame e l'ho raccordata con il suo supporto. Ho inserito un tondino di legno per darle una maggior superficie di contatto. Alla fine o la lascio incollata in modo da sembrare che entri nella carena, oppure ci applico sopra, per maggior sicurezza, un giunto di tenuta realizzato con lamierino da sbalzo grossomodo come i primi tre esempi. Domani ci provo. Ciao Mario Doxe |
3 Allegato/i Ecco come sarebbe il propulsore. Ora è solo assemblato per vederne l'effetto.:fiu: Quando sarà montato, vedrò se il giunto di tenuta lo applicherò o meno e se la chiodatura sarà effettiva o simulata come in questo caso!:wink: Per il foro mal riuscito sulla carena ho rimediato come vedete. Ciao Mario Doxe |
2 Allegato/i Amici questa è la prua alquanto dissestata soprattutto all'inizio. Ho dovuto accomodare alcuni avvallamenti imbonendoli in quanto devo aver ecceduto nel raccordare alcune ordinate. Ciao Mario Doxe |
1 Allegato/i Amici anche se solo sgrezzata, ora la prua comincia a delinearsi. Pensavo peggio:fiu: Alla prossima. |
Ciao Mario, innanzitutto complimenti per il lavoro che stai facendo (non semplicissimo), molto meglio dalle prime foto della prua ed adesso solo che mi stavo chiedendo: poi farai un ulteriore rivestimento con dei listelli in noce immagino altrimenti vedere la chiglia con tutti quei chiodini piantati non che sia una bellezza. Prossimamente spero di riuscire ad iniziare anch'io un riva ma al momento ho altri modelli in testa e voglio portarne avanti uno alla volta altrimenti poi mi faccio casino e non vorrei sbagliare.:wink: |
1 Allegato/i Ciao Chicco 65, caspita sei di Fossò!:o: Conosco molto bene il tuo Paese avendo partecipato a diverse edizioni della Riviera Fiorita. Il Riva va finito come da foto, cioè dopo il primo rivestimento se ne deve aggiungere un secondo in mogano che è più una impiallacciatura che altro. Ecco come dovrà essere il risultato (speremo be!):icon_rofl Ciao Mario Doxe (so el Doxe de li Nicoloti!) |
cioa il fondo andava fatto in compensato come nella realtà non in fasciame sarebbe venuto molto meglio, e dovevi metterlo dopo aver fatto le fiancate che sono molto piu impegnative potevi fissare il fasciame con delle pinzette ora non puoi piu..... |
scusa tu hai seguito le indicaziomi, sella scatola di montaggio che con la realta non centa niente.... |
3 Allegato/i Ciao Glise, hai ragione io ho acquistato la scatola Kit della Amati e seguo le sue istruzioni. Ovviamente la costruzione del motoscafo in realtà è un'altra cosa! Abito a Venezia e sotto casa mia, a suo tempo, c'era il cantiere Proto, notissimo maestro d'ascia, purtroppo deceduto ancor giovane, dove di motoscafi ne ho visto costruire molti. Vedi il fasciame che monto è di tiglio e secondo le istruzioni di Amati, avrei dovuto togliere i chiodini dopo la presa della colla. Mi sono accorto invece che la superficie di contatto è troppo limitata per cui ho infilato i chiodi del tutto come ho sempre fatto nei vascelli. Inoltre per norma calafato tutto l'interno per renderlo più compatto. Se vai su internet troverai diversi modellini del Riva eseguiti sia con le scatole di montaggio Amati e Hachette e in arsenale con tecniche di costruzione addirittura uniche. Guarda questo come ha realizzato il fasciame! Il risultato finale è identico. Non sono un modellista da "arsenale" vedi fatico a seguire le scatole Kit!:icon_rofl Certo che alla fine il modellino dovrebbe risultare abbastanza veritiero.(almeno così spero!):fiu: Ciao. |
ciao le foto che hai messo sono di un buol lavoro con il fasciame messo diagonalmente come si deve fare anche nella realtà, tu hai messo i listelli longitudinali, se hai visto molte barche in legno ti sarai accorto che la procedura corretta di costuzione è quella di incrociare due strati in diagonali e poi mettere il mogano longitudinale, quest per motivi tecnici di resistenza e robusteza ma anche per arrivare ad una forma armonica senza sfaccettature. Riva faceva i fondi in compensato per evitare infiltrazini, quindi hanno una forma piuttosto semplice che non necessita il rivestimento in fasciame... Il mio è solo un appunto non una critica ciao buon lavoro.... |
Ciao Glise, cosa vuoi che ti dica, io seguo le istruzioni della scatola di montaggio e faccio fatica a realizzare quanto da questa indicato. Pensa un po' se facessi il motoscafo da zero!:icon_rofl Il modellismo, come più volte da me affermato, sarebbe quello d'arsenale, ma non sono all'altezza di realizzarlo. Pertanto sono già contento di riuscire a costruire un qualche cosa di simile attraverso le scatole di montaggio. Alcune volte le ho manipolate, anche notevolmente, ma senza una guida di riferimento non ne uscirei mai!:shutup: A Venezia è vero certe barche e i galeoni vengono e venivano appunto realizzati con l'intreccio del fasciame. Non solo ma le tramezze delle case sono realizzate allo stesso modo per non aver crepe nel tempo! Grazie comunque dell'appunto. Io ritengo che le critiche siano sempre costruttive, è la polemica che inaridisce! Ghe xe sempre qualchi d'un che no ghe va mai ben gnente!:icon_rofl Ciao e Buona Pasqua! |
Restoration Riva Tritone hull number 62 - YouTube Ciao Glise, ho trovato questo filmato su internet del restauro di un Riva. Se clicchi sul link lo puoi vedere! Sembra che l'originale fosse in lisetlli, come il modellino.!:o: L'hanno rifatto con fogli di compensato marino almeno così sembrerebbe! Eccone un altro. Restoration Riva Tritone hull number 110 ( for sale ) - YouTube Questo sembra restaurato a listelli. Che ne dici? Allora gli originali come erano costruiti? Mario Doxe |
Questo invece è realizzato con listelli intrecciati e poi piallacciato. 2 - Yon'e 22 Build - August 31st - 2007 - Time Lapse 800 X - YouTube Sembra che la tecnica dei modellini sia ispirata a quella dei reali. Ciao Mario Doxe |
ciao allora dipende da quanto la barca è vecchia è nei restauri si ricostruisse in modo originale, se prendi un tritone n 60 quindi molto vecchio avrà le fiancate in singolo fasciame e il fondo in doppio il tutto inchiodato con chiodi di rame ribattuti, il compensato "marino" è arrivato molto dopo. |
comunque riva si distinse anche per un sistema di costuzione delle fiancate pefabbricate, una volta trovata la colla fenolica fatto il compensato di faggio per il fondo in grado di resistere all' acqua Carlo Riva escogito un sistema per stampate le fincate in legno di mogano a triplo fasciame che venivano applicate alla struttura gia formate in un unica pezzo immagina il vantaggio... |
quello che tu stai riproducendo che sia un acquarama un super o uno special aveva il fondo il compensato di faggio fenolico "lamiera" e le fiancate prefabbricate... |
Grazie Glise, non conoscevo la tecnica costruttiva dei Riva. Tu me l'hai fatta conoscere almeno in parte! Con la cortesia di tanti amici, si riesce a progredire nella cultura. Non conosco il fondo il compensato di faggio fenolico "lamiera" che cos'è!:o: Ciao Ed ancora Buona Pasqua visto che il giorno non è ancora finito!:D Mario Doxe |
compensato in legno di faggio incollato con dolla fenolica detto lamiera perchè molto resistente.... |
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