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Alberto, come si sostiene da tempo esiste un unico spazio aereo che ci possa essere attribuito in modo non esclusivo: ed è quello in uso agli ULM. Ora visto che gli ULM possono stare a qualsiasi quota in quello spazio limitare l'altitudine a 50m anziché 150m (300 il finesettimana) non si capisce che differenza faccia, purché valga la condizione SEE & AVOID ovvero volo a vista con visibilità dello spazio aereo circostante. COSTRUTTIVE MODE OFF Tuttavia, visto che per stessa ammissione di ENAC gli aeromodelli non sono aeromobili ma apparecchi destinati a attività sportivo/ricreativa nelle condizioni di volo a vista senza l'ausilio di strumenti ottici, non ho capito perché se ne occupino visto che fino a prova contraria non rientra nelle loro competenze normare quel settore. Se volevano vietare l'FPV bastava che applicassero le leggi esistenti, che già restringevano l'aeromodellismo al solo volo a vista, siccome però a nessuno di loro è mai passato in testa di provare ad interessare la Polizia Postale riguardo agli autori dei "filmati da record" fanno prima a tutelarsi mettendo una norma restrittiva che nessuno che pratichi aeromodellismo potrà mai rispettare. Qualora succeda qualcosa potranno sempre dire ma noi la norma l'abbiamo fatta. |
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Purtroppo mi tocca quotarvi...magari fosse come negli usa (aeronauticamente parlando).:( Già il nostro Enac faceva acqua quando non vi erano le norme europee, figuriamoci oggi con Easa che sforna regole nuove tutti i giorni e il nostro "ente" che le interpreta "ad cazzum". Aspettarsi che Enac capisca gli aeromodellisti?...scordiamocelo:...o ci facciamo sentire tutti insieme e "prima di subito", oppure saranno uccelli per diabetici per tutti noi. Max |
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sul sito della FIAM, c'è una lettera di Peracchi sull'argomento Federazione Italiana Aero Modellismo sarebbe opportuno che anche dalla Fani arrivasse un segno di presenza |
Oddio !!! Da quale pulpito ! Dopo aver tentato di tarpare le ali all'aeromodellismo con regolamenti farsa (e scritti da 'esperti' del settore) adesso si scandalizza e chiama a raccolta gli agonisti che ha pubblicamente disprezzato. |
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Alcune aziende hanno fatto richiesta esplicita all'ENAC di creare una norma al fine di poter utilizzare questi aeromobili a pilotaggio remoto per i loro scopi. L'ENAC ha creato questa bozza per quello. Prima erano fuorilegge tutti quelli che utilizzavano FPV non controllati a vista e in zone non autorizzate dall'ENAC (cioè ovunque)... adesso con lungaggini e procedure scritte nei punti I - V possono essere utilizzati anche in quegli ambiti. Poi sono state aggiunte (poco e male) delle normative anche per i nostri aeromodelli nel punto VI. Tutto qui, la motivazione è semplice..... gli è stata chiesta da tutte le aziende a cui serviva utilizzare gli FPV. Fonti: - conferenza ENAC in ambito di Aeromobili a pilotaggio remoto, facoltà di Ingegneria (Roma) - conferma di un nostro socio (Ingegnere Aerospaziale) che lavora in ENAC in ambito normativo. |
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Che sia la volta buona per lasciare alle spalle i vecchi rancori, unirci, difendere il nostro hobby e ripartire? |
Credo che non sia reale pensare che se l'ENAC, e cioè l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile e non un Ente qualsiasi, ha emanato questo regolamento, al momento in bozza ma che potrebbe andare in vigore alla fine del prossimo marzo, si possa ipotizzare di modificarlo in alcune parti o in toto solamente inviando delle semplici osservazioni come da loro richiesto, senza lorganizzazione di un coordinamento di base e senza un intervento autorevole, coordinato, propositivo, di tutte le forze operative dell'aeromodellismo, siano soci FIAM o non FIAM, come gli agonisti, i negozianti, gli importatori, i rivenditori via Internet, i gestori delle Fiere, gli editori delle riviste di modellismo, i gestori dei portali tematici che uniti finalmente tra di loro potranno far sentire con autorevolezza la propria voce, forti della loro esperienza e della loro serietà. Insomma la FIAM chiama a raccolta tutte queste forze operative ed intelligenti del nostro mondo per coordinare, tutti uniti, una risposta tecnica, ferma e decisa a questo tentativo di farci smettere di divertire all'aperto, o di indurci a commettere dei reati, per poter soddisfare la nostra voglia di libertà in sicurezza, attiva e passiva, nel volo dei nostri aeromodelli. Ho fatto copia incolla di quanto scritto in parte sul sito Fiam. Mi trovo pienamente in accordo con questo pensiero, e trovo attualmente l' unica strada percorribile. |
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Appello per il volo a vela Che siano la FIAM, la FANI o qualche AeroClub con sezione aeromodelllistica: chi può faccia qualcosa per la difesa della pratica del volo a vela, sia esso aerotrainato, verricellato, assistito da motore elettrico, praticato in pianura come in pendìo. La vera vessazione è nei confronti di chi fa volare alianti radiocomandati. Posto che qualcosa di buono nella regolamentazione dell'attività aeromodellistica c'è eccome; valutato che, in assenza di un quadro di riferimento che mi sembra sia scoppiato definitivamente un paio di anni fa con la questione AECd'Italia/federazioni, può essere tranquillamente l'ENAC - emanazione diretta del governo - a metterci becco; considerate le principali caratteristiche di volo degli aeromodelli (dai micro ai maxi), chi ci va di mezzo sono principalmente gli alianti, forse con la sola esclusione degli F3K. Chi può faccia qualcosa. Ci potrebbe ancora stare la richiesta di Notam specifico per gare e raduni, d'accordo. Ma l'attività ordinaria, sia sui campi che in pendio, con le misure stabilite è sostanzialmente impraticabile. A meno di fottersene, come in Italia si usa spesso. Ma non mi sembra la strada percorribile. |
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