cella di carico Ho il problema di trasformare il segnale proveniente da una cella di carico, di quelle delle bilance (tipo questa https://shop.siroelettronica.it/sens...1-a-10-kg.html), in resistenza variabile intorno ai 0-20 kOhm. In pratica vorrei sostituire un potenziometro con una cella di carico. E' possibile senza scomodare la silicon valley? Grazie in anticipo. |
Non è possibile fare quello che chiedi, le celle di carico sono costituite da 4 resistenze configurate in ponte di Wheatson e vanno pilotate da una tensione costante, in uscita forniscono una tensione differenziale che è funzione della forza (peso) a cui sono sottoposte. La loro tensione in uscita (sensibilità) è espressa come una relazione V/mV fra la tensione di pilotaggio e quella differenziale, per leggerla è necessario utilizzare un amplificatore differenziale ed altra circuiteria, se inoltre vuoi riportarla ad una resistenza variabile occorre aggiungere un convertitore V/I, non è proprio una passeggiata di salute. :yeah: |
Grazie Nonino, sempre disponibile. Tenterò di risolvere con la meccanica: il carico che comprime una molla che muove una leva che fa ruotare il potenziometro. meno elegante ma più fattibile. |
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Carlo |
1 Allegato/i Va a comandare un controller cinese per bici elettriche tipo questo: https://www.amazon.it/gp/product/B07...9051_563834381 Vista la selva di fili che ne emerge non ci penso neanche ad aprirlo. Però c'è una entrata per un sensore hall, magari si può sfruttare quella (il PAS), ma a quanto ho provato a fare, funziona da interruttore on-off. Già che ci sono allego lo schema delle uscite (entrate). Il potenziometro adesso l'ho applicato al trottle indicato con E-ABS SMA e va alla grande. C'è anche un trottle SM3A che non so a cosa serve, magari con quello... |
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Convertire la cella di carico in un potenziometro dipende molto da come viene letto il potenziometro in questione. Se viene letto come resistenza pura allora è un casino ma se, come sembra, viene letto come un partitore di tensione allora la cosa è fattibile. Devi semplicemente amplificare il segnale proveniente dalla cella per farlo diventare simile a quello generato dal potenziometro. In via teorica di basta un amplificatore operazionale, il cui schema è elementare, ma non so se poi possono sorgere problemi diversi. Considerando che occorre fare delle prove e delle misure "dal vivo", ti consiglio di farti seguire da qualcuno di persona, da remoto è abbastanza complicato. Carlo |
Appunto, mi toccherà ripiegare sulla meccanica anche perchè mi riesce meglio dell'elettronica. Grazie |
Dopo aver guardato lo schema posso dirti che per fare (bene) quello che desideri è necessario utilizzare: - Amplificatore differenziale per celle di carico. - microcontrollore con ADC e DAC per acquisire i dati della cella di carico.elaborarli e fornire in uscita una tensione da fornire all'ingresso potenziometro + circuiti e componenti di contorno. Una domanda se posso: perchè vuoi controllare il motore in base ad un peso ? :yeah: |
Mi è presa la scimmia della bici elettrica. Ho visto che tutte quelle commerciali, compresi i kit di trasformazione, rinunciano al cambio delle corone. Ho usato un motore del defunto overboard di mio nipote (hanno due ottimi motori!), e l'ho collegato con un pignone ad una corona montata con ruota libera al pedale sinistro. Devo dire che va alla grande, ma per essere a norma italiana l'attivazione del motore deve avvenire solo attivando i pedali. Il PAS con sensore Hall mi da soltanto acceso-spento, io invece vrrei un sussidio alla pedalata proporzionale al momento applicato ai pedali. Eliminata l'idea di un sensore sull'albero del movimento centrale, che più o meno funziona come una cella di carico, ho pensato di montare un pignoncino che fa fare un certo angolo al tratto di catena in trazione. Più forte è lo sforzo, maggiore il segnale di aiuto da parte del motore. Metterò una molla che spinge tale pignone verso il basso e muove il potenziometro, che adesso muovo col pollice sul manubrio. Vabbé, ci piace la vita complicata! |
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