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modelli Peanuts a elastico Salve a tutti, spero di aver postato nella sezione giusta altrimenti chiedo venia...come da titolo chiederei cortesemente lumi su questa per me affascinante branca modellistica assai poco conosciuta nel nostro paese, premetto che ho già cercato nel forum discussioni simili ma non ho trovato molto; c'è qualcuno che potrebbe darmi lumi su dove cercare il materiale necessario per la costruzione di questi piccoli modelli da volo outdoor/indoor, al di là della balsa che bene o male la si trova, ma ad esempio gli elastici, l'avvolgi elastico e conoscere i rudimenti per iniziare a cimentarsi nella costruzione di questi gioiellini volanti... Grazie a chiunque risponda |
Ho solo una piccolissima esperienza di modelli a elastico avendo costruito, ma mai completato un solo peanut. Posso dirti che la defunta rivista americana Flying Models pubblicò disegni con una certa frequenza, se vuoi posso copiare qualche articolo, ho anche un libriccino dedicato ai Peanut che posso pure copiare. In Italia ho visto un filmato girato da Urs Shaller che aveva un negozio di Modellismo a Firenze, ora chiuso. Prova a vedere se riesci a contattarlo. |
Noo...Flying Models HA CHUSO...(?)...:(... (e io che volevo consigliare di andarla a cercare nelle edicole più fornite della città grande più vicina...) Quindi solo online si può trovare qcosa. Cmq, dando un'occhiata e chiedendo a google 'peanut models book', esce un libro che può essere interessante, (ma nuovo costa intorno ai 90$...) e inoltre si trova anche il sito di un museo dell'aviazione consociato all'AMA che sembra avere un occhio di riguardo per i peanut, e che ha (ricevuto in dono) il modello considerato il più bello ed accurato della categoria, un AIRCO DH2 (di cui c'è anche il filmato del volo su yutub, prima che fosse regalato al museo). Per quanto riguarda i modelli, ci sarebbe una categoria ulteriore che si chiama pistachio, che sono anche un po' più piccoli (!), e con un po'di pazienza, si può riuscire a mandare in volo cose incredibili. Per esperienza personale, consiglierei di rivolgersi alla propulsione elettrica per semplicità, pulizia e autonomia, e di curare molto l'aerodinamica, perché a motore spento sembra che più son piccoli e più sono mattoncini... :) |
Buona sera a tutti, scusate la non pronta risposta...intanto vi ringrazio per le risposte, suggerimenti e consigli, navigando qua e la ho trovato un sito francese molto bello :D: https://www.peanut-scale.fr/peanut-scale.ht qui si trovano diversi disegni e per giunta riferimenti a pubblicazioni e documentazione varia. Tra l'altro c'è pure pubblicato completo questo libro, di un autore spagnolo e uscita neanche tanti anni fa: https://www.peanut-scale.fr/documentation.html molto interessante. Per quanto concerne i materiali, c'è un negozio inglese molto fornito "Model Vintage", c'è purtroppo la rogna dei dazi doganali, non essendo più l'inghilterra in UE.... Vediamo cosa riesco a fare, volevo intanto prendermi un kit della Guillows e farmi un modello elastico in balsa da esterni, premetto che faccio modellismo statico e di dinamico volo solo con elettrico con kit PNF, quindi sono "vergine" :unsure: per quanto concerne la balsa... |
Il libro visto, effettivamente era la raccolta dei fascicoli di Bill Hannah, e costa più di 90$ (...ne vogliono intorno ai 250...) mentre il museo era questo: http://www.google.it/url?q=https://a...p42OnpZPOmNYeQ Per la propulsione a elastico ci sarebbero due vie... Quella che si fa per scherzo...e quella che si fa per davvero. Quella per scherzo, con elastici di reperibilità relativamente accessibile e lubrificante a secco tipo borotalco, e al riguardo per fare esperienza in modo veloce ed economico può essere consigliabile giocare un po' col 'libella' Quercetti o similari. Quella fatta per davvero, bisogna procurarsi qche testo di quelli storici e studiare un po'. (panoramica abbastanza esauriente, ma non completa, si può trovare su 'Modelli volanti' di Bruno Ghibaudi). Gli elastici sono di non facile (o dubbia) reperibilità e la lubrificazione si fa con misture di ricette diverse, tipicamente olio di ricino e sapone liquido, e un po' tende a imbrattare. (anche per questo si consigliava la propulsione elettrica) Il negozio inglese aveva qcosa a che fare con una località che suona tipo 'the chapel'...?.. :) |
The Chapel?.....mmmh...forse intendevi la White Chapel, ma quella è a Las Vegas...:icon_rofl |
Adesso forse capisco perchè da bambino quando giocavo con i modelli della Quercetti, non riuscivo mai a farli volare in maniera convincente, avevo paura sempre di rompere l'elastico e non lo tirava mai troppo, oltre a farmi male il polso a forza di girare il dito con l'elica.....:uhm::P |
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ci sarebbe anche "Aeromodelli con motore ad elastico" di Kanneworff del 1963...... |
Citazione:
Una volta acquisita tale sensibilità, il problema diventava l'elica, perché il libella era/e' un gran volatore e richiede molto spazio, almeno un campo da calcio. Quando si imparava a mandarlo, diventava/diventa indistruttibile, perché vola alla perfezione e non si danneggia, ma l'elica si usura per i carichi e le flessioni che subisce, formando delle screpolature longitudinali nel mezzo, finche non si rompe nel mezzo.La questione fondamentale era il centraggio e il lancio, quindi insegna a centrare bene un modello e a lanciarlo. Quando si padroneggia la manualità del lancio, e si impara a tener conto del vento, si riesce a impostare il volo, le virate, la risalita, etc....era fantastico. Ne avevo modificato uno che rimaneva in volo col carrello, che avevo disposto poco davanti al cg, come dovrebbe essere (da progetto il carrello sarebbe sul naso, poco dietro l'elica e si dovrebbe sganciare dopo l'involo, che però risultava difficilissimo per l'infelice posizionamento), e ne avevo modificato un altro in tutt'ala...che permetteva di volare con elastici più corti, ovvero dopo che si rompevano... (agli altri bambini...:D..) Era fantastico :) |
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