Per il decollo circa 20°, stessa misura che userò anche per atterrare in presenza di vento molto sostenuto o pista particolarmente lunga, mentre ridurrò a circa 50° per la posizione full flap da usare in atterraggi dove lo spazio non sià moltissimo o se il rateo di discesa fosse troppo accentuato.
Lasciarli a 90° come ho fatto provoca un effetto frenante veramente notevole che costringe a lasciare molto motore .... nonostante tutto però il modello rimane controlabile e non si scompone.

Io usavo i flap a 22,5° per decollo e atterraggio, rimaneva stabile e manovrabile, la perdita di velocità era irrisoria e il sostentamento era fantastico, se arrivavo veloce abbassavo a 45° ed era come aprire il paracadute :) però perdeva un pò di mavorabilità e aveva bisogno di almeno metà turbina per non scendere sotto la velocità di stallo, da usare come un freno insomma, quando sei a velocità giusta li riporti a 22,5°.

.....:blink: Ok 22°, è lo 0,5 che mi lascia perplesso, per non sbagliare quindi quant'è la tolleranza? ±0,2° riferita al calettamento a 0 perfetto (ci vuole il laser) della corda alare?! :P

Credo che CiiiP abbia settato i flap a 45 gradi e poi abbia ridotto la corsa del 50% e ottenuto così i "misteriosi" 22,5:wink:

A dire il vero ho settato i flap a -22,5° (la metà di 45°) con la livella elettronica :oops: e visto che tanto dovevo essere preciso per accoppiare i flap... ^_^

In ogni caso al 50% di 45° non dava 22,5° forse per la posizione delle squadrette boh...

Non avevo dubbi, io invece regolati a occhiometro, penso di sbagliare di qualche centesimo di grado, poi in volo posso trimmare 1 flap se dovesse rollare lievemente.....:wink:

Si infatti non è la centratura dell'alettone, i flap basta che combacino tra i due, po se sono a 30° o 20° cambia poco.

Io ho regolato i flap del mio 339 con la fetuccia da muratore, poi ci penso io a livellare tutto.....:icon_rofl:icon_rofl

Sono d'accordo, ultimamente ho livellato decine di metri di campo coltivato a grano con il mio modello, peccato che non fosse granturco altrimenti con tutto quel fuoco potevo regalare pop corn a tutti i bimbi del circondario