Struttura geodetica
 

Non so se questi straordinari modellisti vorranno frequentare anche il Barone,ma visto che il loro bellissimo lavoro è stato reso pubblico in FB mi prendo l'onere di farlo conoscere anche qui.

https://imgur.com/gallery/6XtPdBX?fb...hi12YiYj1v0jHE

Che spettacolo! Bravi!

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Ciao Beppe!
Certo che ci sono! E grazie per la pubblicità, in verità non più tardi di ieri mi ero messo a scrivere un post specifico in "aeromodellismo categorie" in cui illustrare il lavoro iniziato con "Balsa zip", nuovo Autonomy 2019. Purtroppo problemi con il pc mi hanno costretto a desistere ed ora sto scrivendo con smart phone, non appena riuscirò a risolvere mi impegno a divulgare completamente anche qui, intanto l'amico Rover Mersecchi ha condiviso il lavoro sul suo profilo FB a cui rimando i più curiosi.
A presto ritrovarci Paolo Vettorazzo

Bene, aspettiamo impazienti.
Complimenti, gran bel lavoro.

Mentre rinvio alla nuova discussione appena iniziata:

https://www.baronerosso.it/forum/aer...il-2019-a.html

Riporto quì a titolo di curiosità alcune foto più o meno d'epoca che illustrano i miei "pregressi" nel campo delle strutture geodetiche, iniziai nel 1968 cimentandomi nella costruzione di un veleggiatore da vololibero F1E a comando posteriore, la struttura era a centine sviluppate a 45°, incollate già sagomate e rifinite a tampone.
A seguire nel 1971, avvicinatomi al radio comando, realizzai un veleggiatore RCV di 2.60 mt con diedri di estremità ellittici, anche in questo caso le centine erno sviluppate a 45° e preventivamente sagomate.
Negli anni '80 con l'amico Perini perfezionammo la tecnica sagomando i pannelli grezzi per mezzo di un rullo rotante che scorreva su dime in alluminio realizzammo diversi veleggiatori F1E che consentirono di vincere i Campionati Italiani di categoria nel '87 e '88, rispettivamente Perini e Vettorazzo.
Nel 1993 perpartecipare alle "Sei ore" gare di durata di aerotraino che si svolgevano a Molinella nacque il "Seiore" aliante da 3.75 mt costruito in gruppo in ben 5 esemlari.
per finire nel 1996 conclusi realizzando in due esemplari un aliantino tuttofare da portarmi al seguito durante le vacanze in camper.

A seguire

Pensavo che le strutture geodetiche fossero quelle in cui gli elementi strutturali seguono il contorno della superficie (il Vickers Wellington ad es.) e lasciano libero lo spazio interno. Questa mi sembra più una struttura a nido d'ape.

Per quanto ho sempre saputo per struttura geodetica si intende una struttura in cui gli elementi di forma risutano ortogonali tra loro ma disposti a 45 gradi rispetto all'asse longitudinale del corpo.
Il caso che citi è in linea con quanto ho appena esposto: la fusoliera non era realizzata con ordinate e correnti bensì con nervature "elicoidali" che correvano incrociandosi tra loro sotto pelle.
Anche in questo caso la resistenza alla torsione era eccezzionale, come eccezzionale era la capacità della struttura di incassare colpi su colpi senza che l'insieme collassasse.
Una struttura a nido d'ape dovrebbe avere celle esagonali

Quoto e seguo, vai Paolo!
Edi

https://en.wikipedia.org/wiki/Geodetic_airframe
Un honeycomb (nido d'ape) è una struttura che ricorda quella delle travi a doppio T (un anima verticale e due solette orizzontali, cui è applicato il rivestimento, oppure costituite dal rivestimento stesso): la forma esagonale (delle celle delle api ma non ad es. delle vespe o dei bombi) è un ottimizzazione del principio, che può anche essere applicato ad altre forme geometriche (le più semplici triangolo e quadrato, possono anche essere circolari con ispessimenti locali della parete). Le strutture geodetiche mancano dell'elemento verticale: questa è la differenza.