... Stingray 3r... rismonto il servo e provvedo a isolarlo con due strati di domopack pellicola alimentare. lo rimonto e con pappetta di resina addensata colmo i fianchi procedo poi a pappetta fresca a fibrare essendo curve strette su poca superficie uso più tessuti sottili che riescono a rimanere attaccati senza pressione uso 3 strati da 80gr/dmq ed uno superficiale esterno da 50 |
... Stingray 3r... ad asciugatura rimuovo, rifilo e do una sottile carteggiata. oltre ad aver ottenuto la chiusura ho una forma precisa che acchiappa stabilmente il servo |
... Stingray 3r... procedo a finire: come fissaggio blocchetti di compensato resinati negli angoli del foro alare e fissaggio a viti. per linkare i comandi forcelline da 3mm saldate su asta. |
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accetto la critica per carità ma da li a far intendere che non sia una soluzione adatta all'acro unlimited c'è da parlarne...:wink: (personalmente la ritengo più valida della soluzione a doppia spalla che suggerisci) |
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La soluzione del perno con base rotonda che allarga la superficie di appoggio e forcellina è elegante. Quello che mi preoccupa è l'enorme tiro del servo che potrebbe scaricarsi tutto su quella parte mobile. Cerco di immaginarmi un secchio con dentro 14 litri d'acqua appesi a quella squadretta e mi vengono i brividi. O forse la scelta del servo, più che per la coppia è dettata dalla precisione conseguente a quella taglia? Beninteso che la mia, lungi da essere una critica, è una curiosità non avendo mai costruito modelli tanto veloci e caricati. Edi |
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L'unica cosa da valutare è l'obbligo dopo ogni atterraggio di controllare che l'occhiello filettato sul gambo non tenda a girare, in questo caso il servo spingerebbe fuori asse col rischio di far aprire la squadretta; inoltre avendola saldata non sarà più regolabile al volo in pendio in caso di necessità (su un modello ho fatto cosi anch'io purtroppo) Forse non essendo un modello tuttofibra e potendoci lavorare "da kit" si poteva pensare ad una squadretta in vetronite o carbonio annegata per buona parte della corda della parte mobile fino a toccare dall'altra parte http://www.webalice.it/miki.peroni/a...ackjackmks.jpg la doppia spalla+uniball mi pare eccessivo su un 3 metri che non farà mai più dei 300, io l'ho messo sul cabra, ma solo perché mi avanzava il bel uniball e poi fa figo http://www.webalice.it/miki.peroni/aerei/doppiasq.jpg |
nel pieno rispetto dei Vostri suggerimenti trovo nella mia soluzione questi vantaggi. al sommo Edima dico e non ho dubbi che toccando con mano si troverebbe concorde ad affermare che di tutta la costruzione la parte meno debole è l'alettone o flap. pare una piastrella monocottura:) per gli inserti in vetronite tantopiù passanti ed incollati, critico il fatto che tagliano la continuità della superficie alare ed ancor piu delle fibre che costituiscono la struttura dell'alettone. a me pare evidente che se l'alettone è laminato e rinforzato longitudinalmente nel senso dell'apertura alare, inserire questi diaframmi divide strutturalmente in due la parte mobile rendendo sommariamente le due parti incollate di testa al fianco della vetronite. concetto esagerato, ma per capirci chiaro! se io faccio un buco per una vite d'acciaio e presso la parte mobile fra due rondelle, questo è il principio delle colonnine, indebolisco ben meno, ma meno tanto... e acchiappo in modo direi definitivo e senza affidarmi alla colla, che è sempre un composto instabile rispetto ad una vite, la parte mobile. per le asole di plastica la robustezza è tale da superare ogni possibile sollecitazione realisticamente immaginabile. così come è di buon materiale plastico la cassa dell'uniball che per di più è sollecitato a scoppiare dalla sfera. in caso di uniball metallici ho avuto giochi superiori che con la forcellina quindi non li considero. vedo poi nella foto che dall'atro capo c'è la solita squadretta del servo in plastica. quindi... ciappa lì:P |
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