made in italy?
 

Ho visto un bellissimo report sui modelli tedeschi...

e mi sono chiesto...

Cosa offre il made in italy In materia?
Quale sono le "nostre" eccellenze?
E perché??


segelflugmesse 2013

Siamo una colonia di tutti. Ci piace la bella roba ma non siamo più in grado di fabbricarcela.
Qualche piccolo e bravo artigiano, diversi "prestatori occasionali", molti bravi commercianti e niente più.
Il costo del lavoro è stato l'alibi per delocalizzare e piano piano è morto tutto.

Le nostre eccellenze in materia........
mai avute! per quanto riguarda il volo a vela ci siamo fermati al "ventennio"e poco oltre
ad oggi ,come ho già scritto, basta pensare che gli alianti(Tedeschi) che volano in Italia sono immatricolati in Germania...
e per i Modelli va di conseguenza ....:(
in compenso abbiamo altre eccellenze... che è meglio non elencare:fiu:

Ingrati che siamo!
Una ce n'è: Paolo Severin.
Non fa alianti ma, forse, insistendo...

http://www.paoloseverin.it/files/page37_18.jpg

Home page di Paolo Severin

Non produce alianti ora,Ma anni fa volava sui colli euganei con un bellissimo minimoa
:wink:

A parte la poca lungimiranza industriale da voi citata, che forse ,effettivamente, c'è qui da noi, io credo che manchi proprio il mercato, nel senso di domanda vera e propria.
La maggior parte degli articoli citati nel bell'articolo di aerotrainorc sono oggetti estremamente ricercati e che si orientano a degli acquirenti che fanno parte di una nicchia molto piccola (alianti estremamente rifiniti e relativi accessori in scale abbastanza grandi) che è all'interno di una nicchia piccola, almeno qui da noi.
Il discorso è molto diverso per chi approccia il mercato teutonico: ricordo di avere incontrato questi tizi sul vettore a maggio (Kärnten fliegt anders ... - News) erano in quattro e i loro alianti valevano più della mia macchina (e non sto messo proprio da schifo).
Quello che voglio dire è che se in Germania ci sono decine di produttori più o meno blasonati e qui da noi ce ne sono pochi (ma ci sono!!) è perchè loro comprano quel tipo di prodotto e noi no.

Spesso il mercato lo fa l'offerta.
I produttori blasonati tedeschi, poi, spesso vendono negli Stati Uniti, in Oriente, in Australia, in Nuova Zelanda.
Lo stesso vale per i produttori dell'Est europeo.
Noi semplicemente non abbiamo prodotti da proporre.
E spesso i nostri produttori sono poco più che dei cantinari, industrialmente parlando.
La mia, beninteso, non è una critica. E' una constatazione.

Quello che voglio dire è che se in Germania ci sono decine di produttori più o meno b
 

Ciao , devo contraddirti , nel mio giro di amici modellisti c'é piu di qualcuno che compra ( deve comprare ) in germania ( con tutte le difficoltà del caso ) perche qui
non li trova .
Ciao juergen

Mai detto che la domanda fosse zero in Italia, ma semplicemente insufficiente a rendere profittevole un numero + o - elevato di imprese, altrimenti ci sarebbero produttori anche qua: gente che sa fare bene le cose c'è anche qui , come ci sono persone in grado di stare sul mercato e vendere i loro prodotti.
Per ciò che concerne il precedente commento sulla creazione di domanda successiva all'offerta: ciò avviene in casi straordinari in cui l'oggetto è talmente innovativo da creare un nuovo mercato: può accadere assolutamente anche nell'aeromodellismo, ma non mi sembra questo il caso.

Il ragionamento non fa una piega, basta vedere anche il mercato dell'usato che c'è su Ebay Germania ed Ebay italia.... un abisso !

Ma vale anche per tanti altri passatempi e passioni, esempi eclatanti sono: acquariofilia e musica etc. dove il rapporto fra appassionati e quindi potenziali acquirenti è 1 a 5 fra noi e loro.

Il valore economico dei quei settori/mercati vale in Germania 5 volte il nostro !
Eppure anche la gloriosa Graupner ha capitolato ai Cinesi, scelte di management sbagliate le pagano pure i magnapatate che si ergono a padroni dell'Europa.

Senza contare lo stipendio medio italiano, paragonato a quello tedesco/svizzero che sicuramente danno un potere di acquisto nettamente maggiore per spese voluttuarie e non strettamente necessarie in tempi di crisi...

Arnaldo