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Vecchio 23 giugno 07, 11:27   #1 (permalink)  Top
Cesare de Robertis
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Il più grande Club Privé del mondo

Apro questa nuova discussione per non allungare troppo il brodo di altre che, pur affrontando l'argomento, si sono perse poi in mille rivoli. A ondate ricorrenti, qualcuno tira fuori la "notizia" secondo la quale entro poco tempo, se non in possesso di un tesserino/attestato/abilitazione/permesso rilasciato dalla federazione, non sarà più possibile volare coi modelli RC. Ho più volte ribadito che si tratta di una bufala o, al più, di un pio ma irrealizzabile desiderio della federazione stessa e che non esiste paese al mondo dove ciò avvenga. Queste però, qualcuno potrebbe dire, sono solo mie affermazioni che valgono per quanto chi le legge è disposto a prenderle per buone. Giustissimo.
Per ovviare a questo inconveniente ho quindi pensato di chiedere all'AMA - attraverso un amico americano - come funziona da loro. Per chi non lo sapesse l'AMA (Academy of Model Aeronautics) è una delle federazioni più vecchie del mondo (anni '30) ed anche una delle più potenti in forza di un'attività aeromodellistica che, per numeri, non ha eguali al mondo. La sede dell'AMA a Muncie (Indiana) è una struttura enorme ed articolata, con campi di volo adeguati all'organizzazione di un campionato mondiale. Lì si trova anche la redazione di "Model Aviation", prestigiosa rivista mensile che viene inviata ai soci (l'abbonamento è compreso nel costo dell'iscrizione) e venduta nelle edicole. Un ultimo dettaglio non trascurabile è che l'iscrizione all'AMA è di tipo INDIVIDUALE. Si tratta cioè di una libera scelta di ognuno che poi può decidere, se lo vuole, d'iscriversi ad un club federato, oppure no.

Le domande che ho rivolto al mio amico, pregandolo di girarle all'AMA, erano poche, semplici e dirette:

1) Negli USA per volare con un aeromodello RC è obbligatorio iscriversi all'AMA o è solo caldamente consigliato?

2) E' possibile stipulare un'assicurazione anche al di fuori dell'AMA?

3) E' obbligatorio avere un attestato o un patentino, oppure - eccezion fatta per i modelli di grossa taglia, ognuno è libero di volare con un modello RC su di un campo autorizzato o (ad esempio nel caso di un piccolo elettrico) nel prato dietro casa?


La risposta di Joyce Hager, segretario generale dell'AMA, è arrivata in 24 ore. Eccola:

Da: "Joyce Hager" <jhxxx@modelxxxxxx.org>
Data: 21 giugno 2007 17:21:16 GMT+02:00
A: <xxxxxxxx@aol.com>
Oggetto: RE: Radio Control Regulations

1) Of course we would like to make it a requirement but there is no way to enforce it. Members of the Association are allowed to join "chartered clubs" and fly at sanction events, but if they choose to fly at their own house we can't do anything about that.

2) Yes individuals can try and get there own coverage but because this is such a special area it is difficult to find and probably would cost way too much

3) The Academy's safety code is what we go by first and then any that the chartered club may require. We do have a process for individuals who fly turbines, but other than that we suggest to members that they join a chartered club that has instructors and learn the proper way to fly. Park Flyers to my knowledge are not breaking any law by flying in a park, assuming the park has no regulations against it. Currently the Academy is trying to create a category for park flyers so that they will join the association, this will probably not be available until 08. In the meantime Park Flyers continue to increase and fly in parks, the biggest problem is if they create a problem it is a black eye on the association and could jeopardize all model flying.


Per chi non conoscesse bene l'inglese, traduco:

1) Naturalmente ci piacerebbe che fosse obbligatorio, ma non c'è modo di renderlo tale. I membri dell'AMA sono autorizzati ad iscriversi ai "clubs federati" ed a volare nelle manifestazioni ufficiali, ma se preferiscono volare a casa loro, noi non possiamo farci nulla.

2) Sì, i singoli individui possono cercare di stipulare un'assicurazione privata, ma dato che il nostro settore è così particolare la cosa è difficile e probabilmente troppo costosa.

3) Il codice di sicurezza dell'Academy è il nostro punto di riferimento e quindi l'unico al quale ogni club federato si deve attenere. Abbiamo una speciale procedura per coloro che volano con le turbine, ma al di là di questo ci limitiamo a suggerire ai singoli d'iscriversi ad un club federato e dotato d'istruttori con i quali potranno imparare a volare in maniera corretta. I park flyers per quel che ne so non infrangono alcuna legge se volano in un parco, sempre che il parco in questione non abbia uno specifico regolamento che lo proibisce. Al momento stiamo cercando di creare una categoria ufficiale di park flyers in modo che siano invogliati ad unirsi a noi, ma ciò non sarà probabilmente possibile fino al 2008. Nel frattempo il numero dei park flyers continua a crescere ed a volare nei parchi. Il problema più grande - se questi dovessero creare problemi - è che il tutto potrebbe tradursi in un "occhio nero" all'associazione che, di conseguenza, potrebbe riflettersi negativamente su tutta l'attività.


Come vedete, l'approccio della federazione più grande e potente del mondo è di tipo completamente diverso, decisamente più democratico.
Deliziosa e quasi "candida" l'osservazione al punto 1: "Ci piacerebbe che fosse obbligatorio..."
Ci piacerebbe, aggiungo io, ma siccome siamo persone di buon senso e non degli squadristi in pieno delirio d'onnipotenza, ci rendiamo conto che ciò non è possibile. Sarebbe anticostituzionale, violerebbe il quinto emendamento, ecc. ecc.

L'osservazione sull'assicurazione è di tipo puramente tecnico: ci si può anche assicurare fuori dall'AMA, ma dato che costerebbe molto di più (l'assicurazione AMA è a prezzi "popolari", come quella dell'AeCI), perché sprecare denaro? Tanto più, che all'AMA ci si può iscrivere INDIVIDUALMENTE e nessuno è comunque obbligato, una volta iscritto, ad iscriversi anche ad un club federato.

Infine, la risposta sui park flyers mi sembra autoesplicativa, anche se, per come è posta, resta piuttosto vaga la definizione di park flyer, ma penso che il nuovo regolamento farà chiarezza su questo.


Ecco qui dunque l'approccio della "federazione delle federazioni" che, pur nella sua grandezza e potenza, è perfettamente consapevole di essere soltanto un club privé, anche se di enormi dimensioni. Non penso sia necessario fare ulteriori commenti, salvo raccomandare a coloro che vanno in paranoia per certe notiziole allarmanti che vengono fatte circolare a intervalli regolari, di farsi una risata e di mandare mentalmente coloro che le diffondono, nel posto che più gli compete.

Ultima modifica di Cesare de Robertis : 23 giugno 07 alle ore 11:30
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