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Vecchio 18 settembre 23, 20:48   #86 (permalink)  Top
alessandroROMA
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Prima prova al lago

Prima prova al lago


Questi test nella vasca mi hanno indotto a voler fare una prova più impegnativa al lago. Sebbene, infatti, il modello non sia completo dal punto di vista del modellismo statico, a questo punto è abbastanza veritiero un responso dal punto di vista dinamico RC.
Se è vero che l'aggiunta dei cannoni e delle scialuppe oltre ad altri particolari, aumenterà il peso totale, io credo che questo rimarrà nei limiti del dislocamento massimo imposto. Ho circa 300 grammi ancora a disposizione.
Queste aggiunte saranno purtroppo sopra la linea di galleggiamento e andranno a peggiorare la stabilità laterale ma, siccome non sono pesi rilevanti, io presumo che rimarrà una buona spinta raddrizzante.


Il test al lago è visibile in questo video:
https://www.youtube.com/watch?v=NTsYPwn58U4&t=15s
Scusate le pessime riprese video, la prossima volta cercherò di fare meglio.


ESITO E VALUTAZIONI

NAVIGAZIONE AD ELICA
Dal punto di vista della navigazione a motore, nulla da eccepire. Con lo stick ad un quarto della sua corsa o, al massimo, a poco meno della metà la velocità è realistica.
Con l'elica in funzione, il timone risponde benissimo.
In caso di necessità è possibile sfruttare la massima potenza del motore.

NAVIGAZIONE A VELA
Per quanto riguarda la navigazione a vela, l'esito può dirsi positivo ma da ripetere assolutamente per la mancanza di vento. Quel pomeriggio solo poche deboli folate ogni tanto. Non si sono alzati nemmeno i fili di lana per farmi capire da che direzione provenisse il vento.
Io credo che servano almeno quattro nodi, dagli otto ai dodici sarebbe l'ideale, probabilmente anche di più per divertirsi, ma quel giorno ce n'erano al massimo due.
Lo so, avrei dovuto vedere prima le previsioni, ma tanto avevo a disposizione solo quel giorno e ci sarei andato comunque.

Nei pochi istanti di vento, non più di un minuto consecutivo, ha veleggiato, anche di bolina.
Ciononostante non ritengo il test soddisfacente perché non è solo l'andatura che deve funzionare, e fin qui potremmo ritenerci soddisfatti in quanto con maggior vento sicuramente potrà far solo che meglio, ma anche le abbattute e soprattutto le virate.
Senza un certo abbrivio il timone non sembra infatti essere efficace. Non è un caso che, chi mette in acqua riproduzioni, aggiunge timoni giganteschi rispetto a quelli che dovrebbero essere in scala.
Non ho pensato a fare una prova ad hoc per verificarlo: avrei dovuto spingere da riva verso il largo la goletta con la massima forza e dar immediatamente il comando al timone a sinistra o a destra, ripetendo poi la stessa prova ma sempre con minore spinta iniziale. Se la nave gira va bene, vuol dire che il timone agisce anche senza che l'elica debba essere azionata, altrimenti è una grossa pecca, un limite che va conosciuto ed, eventualmente, superato.


STABILITA' E TENUTA ERMETICA
Non si può dire nulla su nessuna di queste caratteristiche. C'era talmente poco vento che non si è quasi mai inclinata e quando è successo lo ha fatto molto poco e per poche decine di secondi. Sul ponte, normalmente investito dall'acqua (alla quale dobbiamo impedire di arrivare nella stiva), non è caduta nemmeno una goccia.



CONSUMI ENERGETICI E DURATA DELLE BATTERIE
Non avere un rilevamento telemetrico né alcuna spia sullo stato delle batterie è un grosso problema. Andarle a misurare ogni tanto è impensabile perché l'apertura dei coperchi è un'operazione lunga.
Il circuito che avevo pensato per la N.A.M non va bene perché i led di segnalazione mal si conciliano con l'estetica di questa nave.

Quando ho finito ho misurato le batterie a vuoto ed erano ancora cariche.
Posso ancora avere margini per migliorare la durata.

Nell'attuale configurazione, una batteria è dedicata all'alimentazione della ricevente e dei servomeccanismi, mentre l'altra al variatore di tensione (ESC) e quindi al motore elettrico. In questo modo, come già dissi, il positivo del BEC (battery elimator circuit) del variatore è staccato.
Siccome il motore assorbe molto di più, forse sarebbe meglio dedicargli una batteria con più carica rispetto all'altra, oppure mettere in parallelo le due batterie da sei volt. In quest'ultimo caso, visto che ad alimentare la ricevente e i servomeccanismi sarebbe il BEC integrato nel variatore, il positivo andrebbe riconnesso.
Un'altra alternativa valida è quella suggerita da Giulio Meo, posso sostituire la tecnologia al piombo con quella NiMh, in tal caso potrei metterne di più, a parità di peso, e aumentare notevolmente la carica. In questo caso, essendo 7,4 volt la tensione di lavoro dovrei far passare tutto per il variatore.
Comunque, al di là del disagio di non sapere quanta carica rimane, visto l'ampio margine e il comportamento sperimentale in fase di scarica a 200 mA e 1,2 A, posso stare abbastanza tranquillo.
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