Discussione: fionda
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Vecchio 09 maggio 23, 19:25   #6 (permalink)  Top
imbamar
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Originalmente inviato da giocavik Visualizza messaggio
...Forse l'autore della discussione si orientava verso un discorso ipotetico...(?)
A qualunque ipotesi è meglio rispondere con esperienza.

Proviamo a fare ordine.

Per quanto ne so i metodi di lancio degli alianti, diciamo, scala 1/4 sono 4.

Il più semplice è, come ovvio, il lancio a mano sul pendio. Con un bel vento contro si può lanciare in autonomia un modello anche pesante. La radio appesa al collo e un modello ben centrato, unitamente ad una dinamica sostanziosa, permettono di lanciare e prendere il controllo del modello nel giro di qualche secondo. A me questa cosa riusciva qualche anno fa. Ora anche per l'età preferisco evitarla per non distruggere modelli.
Per sopperire al lancio a mano, sempre rischioso, qualcuno si è inventato la catapulta o, come la ha chiamata l'amico che ha generato la discussione, fionda.
Questo sistema si basa sull'uso di tondini di elastico abbastanza potenti lunghi una decina di metri. L'uso della fionda è finalizzato solamente a far prendere qualche metro di quota al modello, Quanto basta per scavallare il pendio e "cavalcare" la dinamica o quanto basta per attivare il motore elettrico la cui elica, in caso contrario, sbatterebbe in terra frantumandosi. Il pregio è la semplicità del tutto, il difetto è che l'elastico impartisce una spinta sostanziosa, molto rapida ma non lunga, proprio tipo catapulta. In questo caso si evita di mettere il punto di traino sul C.G perchè il lancio dura solo qualche secondo e non si riuscirebbe a contrastare un eventuale movimento di stallo dell'ala. Troppo poco tempo. E proprio perchè non serve fare troppa quota si mette il gancio davanti al C.G. Il modello viene trascinato senza pericolo di impennate facendo qualche metro di quota. Il gancio si stacca in automatico quando l'elastico è ortogonale all'aliante. Non ci sarebbe tempo per sganciare con un servo. La sequenza è troppo veloce.
Un altro modo è il traino con un modello. In questo caso il gancio è sulla punta della fusoliera. Si presuppone che l'aliante sia in linea con il trainatore. Il meccanismo di sgancio molla il cavo facilmente alla quota decisa per lo sgancio. Nessun problema cavo in linea con la fusoliera e tempo sufficiente per sganciare.
Un altro modo è il verricello elettrico. Qui il discorso cambia. Il verricello ha un cavo lungo anche 200 metri. L'accelerazione non è violentissima e il gancio di traino in corrispondenza del C.G. consente di regolare il rateo di salita senza forzare sulle baionette. C'è tempo per fare tutto e lo sgancio avviene, in genere, nel
punto di massima salita possibile. Se l'aliante vola in orizzontale l'anello si sgancia dal gancio e l'aliante si libera dal cavo della catapulta.
Quindi affermare che l'importante è sganciare al momento giusto è valido per il traino e forse per il verricello ma non per la "fionda" o meglio catapulta.
Come paragonare l'aliante al modello a ventola.
Come ho detto la catapulta ha un uso decisamente diverso.
Cosa che ho tentato di spiegare.
imbamar non è collegato   Rispondi citando