Discussione: Campo Gaudio
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Vecchio 02 maggio 22, 18:56   #494 (permalink)  Top
Ehstìkatzi
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Originalmente inviato da quenda Visualizza messaggio
Da quello che scrivi sono convinto che tu non abbia mai fatto un lavoro del genere o almeno lo hai fatto solo per ogive di dimensioni nomali.
La soluzione del master in polistirolo a perdere infatti non funziona per ogive grandi e in particolare mi riferisco a quella del mio Convair Pogo che era alta 285 mm e larga 160 mm. alla base.
Per realizzare il master in polistirene estruso (per intenderci quello giallo usato in edilizia) non c'è voluto molto ....anche perchè lo aveva fatto il mio amico Luigi
Purtroppo una volta ricoperto in tessuto di vetro (vari strati da 80 e 160 gr./mq) e resina bicomponente (Sorvolando Compositi 240 minuti), in fase di catalizzazione la temperatura saliva e il master si deformava leggermente ma n maniera comunque visibile.
Dato che ero determinato a ottenere un'ogiva perfettamente in scala, senza se e senza ma, ho dovuto seguire una strada MOLTO più lunga:
1) Realizzazione di un master in legno duro (molto difficile trovare un tornitore con voglia e tempo per farlo)
2) Verniciatura a specchio del master in carrozzeria (idem c.s.)
3) 12 mani di cera distaccante
4) Ricopertura in fibra di vetro
5) Levigatura finale sul tornio del punto 1
6) Estrazione dell'ogiva dal master che nonostante il distaccante si è rivelata un'operazione di immane difficoltà.

Allegato 386909

Molte persone si ostinano ad affermare che realizzare ogive, cappottine ecc. in fibra di vetro, sia cosa facile. E' evidente che non l'hanno mai fatto perchè in realtà si tratta di lavori complessi e molto, molto noiosi.
Ben vengano le stampanti 3D che permettono di ottenere pezzi in tempi ragionevoli e soprattutto a costi molto bassi.

q


P.S.: una volta colludato lo SkyShark con motore ed elica singola, proverò a convincere Beppe a studiare un sistema ad eliche controrotanti perchè in questo modo diventerebbe un modello veramente unico....a livello planetario
Non posso che concordare con Ettore, ma questa ogiva pur se di discrete dimensioni è molto più piccola delle sue e quindi, in base alle precedenti esperienze, vedasi foto allegata, la stampa 3D ed una ripassata al tornio sul suo piattello fornirà in tempi sicuramente inferiori ai procedimenti indicati un prodotto adatto allo scopo.



Le dimensioni dello SkyShark sono state determinate dalla disponibilità dei carrelli retrattili e rotanti reperibili sul mercato per modelli di peso finale attorno ai 5 kg.
Questo scelta mi ha portato a escludere il sistema di eliche controrotanti usato sul Pogo, anche se mi era stata offerto con grande disponibilità un nuovo gruppo, dato che la prestazioni ottenibili sarebbero state al di sopra delle necessità del modello. Mi sono convinto di aver intrapreso una strada corretta avendo trovato disponibili in rete il motore e l'elica quadripala montata da FMS su un Corsair da 170 cm di apertura di dimesioni e peso finale paragonabili.
Il motore è un classe 50 da 300 Kv.
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