Visualizza messaggio singolo
Vecchio 24 giugno 21, 16:22   #169 (permalink)  Top
Mauri57
User
 
Data registr.: 27-12-2012
Residenza: Castelfranco E
Messaggi: 93
Ringrazio Maxzani per aver pubblicato questa famosa comunicazione che mi ha dato l'opportunità di seguire il percorso degli articoli, commi e lemmi normativi citati.
Sono basito, non tanto per i contenuti quanto per la mia evidente incapacità di comprensione dei testi citati e vorrei chiedere a Voi tutti, che avete già a lungo masticato la questione (la mia sola fonte informativa è questo forum), se potete ricondurmi sulla retta via della chiarezza.
E' molto chiaro l'ambito nel quale è possibile operare un aeromodello, semplifico:
1) nell'ambito di club o associazioni ecc... quindi se questo è l'ambito dove si è ottenuta l'autorizzazione e, se abbiamo ottemperato all'articolo 16 con adeguata formazione (doppio comando, un po' di teoria ecc.) il nostro pilota associato e debitamente registrato non dovrebbe necessitare di altre abilitazioni/patentini ecc. Questo il Regolamento poi il recepimento ENAC lo ha modificato richiedendo espressamente patentitno e QR-code. Vabbé!
2) come sopra, senza patentini o formazione ma in zone geografiche speciali stabilite dagli stati membri (certo che noi non abbiamo il lago salato o ampie zone desertificate per cui sarà una condizione, come diceva Maxzani, tecnicamente non possibile), dove l'orografia fornisce di fatto un eccellente margine di sicurezza nei confronti di possibilità di incidento.
3) Tutta la menata del QR-code e dell'abilitazione on-line; ed ovviamente l'assicurazione, che comunque la si ritiene elemento fondante di tutte le condizioni citate per poter operare.

Ecco il mio problema, forse semantico, quando queste organizzazioni devono essere riconosciute e l'Ing. Nicolai cita sia la definizione del Regolamento, che vi riporto:
<10) «club o associazione di aeromodellismo»: un'organizzazione legalmente stabilita in uno Stato membro al fine di effettuare voli per motivi di svago, esibizioni di volo, attività sportive o gare utilizzando UAS;>
Poi questo "legalmente stabilita" diviene "legalmente riconosciuta" e quindi si passa al Codice Civile e a quanto ha sottolineato Ranox.

Poi viene fuori questa obbligatorietà di essere partecipe all'AeCI, che è ovvio che se siamo ASD e non siamo in AeCI non potremmo chiedere ATM03.

Poi il pistolotto che il Regolamento, visti i buoni risultati nel tempo relativamente alla sicurezza da parte degli aeromodellisti, chiede che vi sia un transitorio "fluido" per consentirci di continuare come sempre fatto fino al 1° gennaio 2023 (ecco spiegato perchè tutte le ATM03 date ad ASD non AeCI scadranno d'imperio).

A mio avviso ENAC ha stretto tutti i cordoni ai quali sono aggrappati gli aeromodellisti e faccio sinceramente fatica a comprendere perchè dovrei essere sereno ora che ho il mio QR-code, l'attestato on-line e, tanto per mettere un carico, anche l'attestato di aeromodellista AeCI.
Dimenticavo, è ancora aperta la questione assicurazione cumulativa che ogni buon club o ASD fornisce ai suoi associati e che, stando al regolamento, non vale una cippa per schivare una multona spaventosa per avero attentato alla sicurezza aerea con un easy star.
Ora mi stendo sul lettino e spero nella vostra azione psicoanalitica per farmi riprendere senza dover far uso di farmaci.

Scusate se sono stato lungo ma dopo aver tanto letto....
Maurizio (sommessamente....buoni voli e felici atterraggi)
Mauri57 non è collegato   Rispondi citando