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Vecchio 19 giugno 21, 00:39   #15 (permalink)  Top
giocavik
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Non saprei...mai usato...ma ti posso raccontare del 'mio simulatore'...
Quando aspettavo il bus, o quando viaggiavo, o comunque quando avevo modo di guardare in alto e avevo tempo, e vedevo dei rondoni o gabbiani...cercavo di 'reinterpretare' la loro direzione di volo con degli stick immaginari di un trasmettitore immaginario...
(..il volo degli uccelli e' casuale, e rende la cosa impegnativa...ma poi si impara a 'sentire' il vento e ci si rende conto che prioprio assolutamente casuale non e'..)
Chissa' se e' stato per quello, ma quando ho preso in mano la vera trasmittente, fin dal primo modello, era abbastanza familiare e al secondo volo sono atterrato in autonomia...
E' importante, agli inizi, impostare l'atterraggio diritto (..quindi occhio alla manica a vento, meglio se prima di partire e poi un'occhiata all'atterraggio , che la brezza non abbia girato..) cioe' portare il modello in posizione tale che da una decina di m di altezza, atterri andando diritto, in modo tale che l'unica difficolta' sia di farlo andar rettilineo contro vento e tirarlo di cabra gli ultimi trenta cm. da terra.Poi il prenderci mano vien da se.Bisogna avere accortezza di non avere il modello frontale i primi atterraggi, che essendo praticamente i comandi invertiti rispetto alla virata che prende, si rischia di ingarbugliarsi e fare danni...Qundi stargli di fianco o dietro, girandosi se necessario...alle perse ci si fara' una camminata per il recupero...
(d'altronde, impensabile pensare di fare virate e manovre a bassa quota soprattutto per i primi atterraggi..)

Ultima modifica di giocavik : 19 giugno 21 alle ore 00:46
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