Citazione:
Originalmente inviato da LV-GDG  Se un professionista viene incaricato dal sig Giudice in qualita' di CTU (Consulente Tecnico di Ufficio) in qualita' di Perito Esperto per redigere una Perizia Asseverata (a seguito di un sinistro gravisimo che coinvolga persone e beni per milioni di euro e resposabiltia civili e penali) per dare risposta "motivata" al seguente quesito:
"Il pilota/operatore incriminato era titolato a condurre la operazione UAS?"
I perito deve fare SOLO riferimento alle norme di legge in vigore (e non al video youtube!!) e considerando UAS.OPEN020 e l'articolo 14 e art. 4 comma b (*) del EU 2019/947 e l'art. 18 (**) del UAS-IT dovrebbe conclude dicendo che se l'attestato e' stato rilasciao in uno stato diverso dallo stato dove e' registrato l'operatore, tale attestato non soddisfa i requisiti del Regolamento in vigore (se l'operatore e' registrato in D-FLIGHT)
(*) "...ha completato un corso di formazione online, seguito dal superamento di un esame di conoscenza teorica online, organizzato dall'autorità competente o da un'entità riconosciuta dall'autorità competente dello Stato membro di immatricolazione dell'operatore UAS...."
(**) "..rilasciata a seguito del completamento di un corso online e del superamento di un esame online svolto sul portale web dedicato dell’ENAC..."
sono questi i "cavigli", lettere piccole delle polizze, ecc per i quali possono arrivare delle brutte sorprese!! |
Penso di doverti dare ragione.
Da Regolamento comunitario (primo asterisco) e Regolamento UA-IT (secondo asterisco), credo proprio che l'attestato non sia valido, a meno di non volare con UAS di un OPERATORE immatricolato in Lussemburgo.
Viceversa però il pilota remoto con attestato Italiano può utilizzare UAS di Operatore Italiano (Qr-code preso in italia) e non può pilotare UAS marcati con Qr-Code lussemburghese.
Mi pare che ci si è un pò ingarbugliati!!!!