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Vecchio 14 aprile 21, 17:16   #48 (permalink)  Top
MAXZANI
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Originalmente inviato da LV-GDG Visualizza messaggio
Forse, invece di "proteggersi a futuro" fanno riferimento al EASA "High-level regulatory framework for the U-space" RMT.0230 nel quale ai fini di limitare i rischi di collisioni "danno la facoltà" (è facoltativo, ma nel contesto della sicurezza può essere inteso come fortemente suggerito) alle autorità competenti degli stati membri di emettere dei NOTAM informando luoghi e quote dove potrebbero essere presenti degli UAS.

Leggendo... tutto ha la sua logica e la ragione di essere e non solo per "proteggersi a futuro"


.... For manned aircraft, Member States may decide to make this information available in the aeronautical information publication (AIP) or through notices to airmen (NOTAMs). The Member States may use restricted areas, dangerous areas, or (temporary) segregated areas or other tools available to enable UAS operations. When considering the early implementation of the U-space airspace and when considering the first UAS operations which will take place mainly within the ‘open’ and ‘specific’ categories, this layer is going to be the most effective for conflict management as manned aviation flies in very lowlevel airspace mainly in the case of emergency or to conduct a specialised operation under
specific approval (e.g. helicopter emergency medical services (HEMS), search & rescue (S&R) or other specialised operations)...
Questa è una porcheria che in campo aeronautico non ha alcun senso......
Non è il pilota dell'aereo che si deve informare......ma è quello del drone che deve chiedere un Notam per la specifica missione che deve compiere.....
I mezzi con persone a bordo DEVONO avere la precedenza su quelli radioguidati.....
__________________
Non e' mai troppo tardi per avere un'infanzia felice

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