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Vecchio 25 febbraio 21, 01:40   #18 (permalink)  Top
claudio v
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Autonomy F5J: opzioni nel caso di "non aggancio" dopo prima salita

Citazione:
Originalmente inviato da TermicOne Visualizza messaggio
Il messaggio del simpatico Thomas penso che sia che in questo campo c'è sempre molto da imparare e che anche i migliori hanno aree di miglioramento.
Immagino che Thomas, dopo il suo post iniziale ispirato alla maieutica socratica sicuramente scherzoso e un po' provocatorio, potrà condividere qualche sua esperienza. E' certo vero che più si incomincia a conoscere qualcosa e più ci si rende conto di saperne poco, ma in certi casi il "saperne poco" è già qualche gradino sopra la media.

Infatti cerco di scrivere queste note in prima persona in base alla mia esperienza, ma non ci sono certamente tattiche univoche per "termicare" e sono certo che si possa approcciare il problema in modo diverso.

Riprendendo il discorso lasciato in sospeso qui:
https://www.baronerosso.it/forum/aer...ml#post5219481

Provo ora ad esaminare cosa fare nel caso in cui la nostra prima salita e relativa ricerca non abbia dato i frutti sperati.

In caso di mancato aggancio a inizio volo, non aspetto quasi mai che il modello sia sotto i 15 metri per riattaccare a meno di avere dei chiari segnali di attività termica “bassa” perché ho visto che mediamente è abbastanza improbabile trovare a 10 metri una termica che a 30 non si è vista.
Questa e le precedenti indicazioni nascono un po’ dall’esperienza diretta e un po’ dall’esame delle loggerate da cui ho ricavato “a spanne” delle statistiche indicative.
Pertanto, quando riaccendo il motore, se ho avuto qualche segnale e penso di non aver centrato la termica che c’è in quella zona, cerco semplicemente riguadagnare un 20-30 metri di quota e riprovarci.

Altrimenti, se sono convinto di aver sbagliato la prima scelta, cambio zona e , a meno di aver avuto segnali chiari riguardo dove andare, normalmente le faccio salendo molto piano e con molto spostamento orizzontale, di solito tagliando in diagonale il flusso della brezza per portarmi sopravento (o sottovento) in modo da esplorare più aria "nuova" possibile (sempre in riferimento al Fiume d’aria dell’articolo di cui si parlava all'inizio).


Gestione del volo “a motore”
La gestione della velocità e del “power” in spostamento, di solito è dettata da alcuni fattori principali da gestire insieme ed è tipica della sola Autonomy F5J che, in quanto categoria F5 “vera”, ha previsto un utilizzo del motore elettrico che può influire sul risultato e sul punteggio finale.

Vediamo quali possono essere le modalità e le problematiche da tenere presente nell’uso del motore per le riattaccate.

1) risalita con poco spostamento: se si pensa di essere sotto la bolla termica, conviene risalire rapidamente per non farsela sfuggire con uso del power medio alto (rateo di salita da 3 a 5 m/s)

2) trasferimento esplorativo: di solito lo faccio a potenza medio-bassa, basso o nullo rateo di salita e traiettoria meno disturbata possibile per leggere tutti i segnali che il modello possa fornire riguardo l’aria che sta attraversando

3) trasferimento di ritorno da sottovento o verso una zona determinata: velocità alta, basso o nullo rateo di salita per risparmiare secondi di motore e quota e arrivare a destinazione prima possibile

Problematica: farsi bastare per tutta la gara il tempo motore mediante il controllo del logger/cronometro sulla tx.

Allo start si hanno a disposizione 1200 metri e 600 secondi; questo significa che con un rateo di salita medio di 2m/s, quota e tempo motore finiranno assieme; settando la salita media a circa 3,5-4 m/s, ne risulta che dei 600 secondi totali, circa 250-300 saranno disponibili per gli spostamenti.

Tenendo conto del tempo residuo che andrà gestito nel corso della gara, le velocità di spostamento/riattaccata dovranno chiaramente essere aumentate per non ritrovarsi senza secondi motore e ancora quota disponibile qualora si vedesse ridurre il margine di tempo motore rispetto ai metri ancora disponibili.

Per fare un esempio, nel corso della gara leggendo il logger (col bluethoot per il Multi 2 o dal visore per il Multi 3) o un timer preimpostato sulla TX, con la nostra condotta di gara dovremo avere per 800 metri di quota residui almeno 400 secondi e per 400 metri residui, 200 secondi di tempo motore.
Se ci si accorge di avere valori di tempo residuo inferiori, significa che o si sale troppo piano o si usa troppo tempo motore per gli spostamenti e quindi occorre usare più potenza per spostarsi o fare salite più rapide per ribilanciare la situazione.




Facendo un rapido riassunto, se la prima salita non mi ha permesso di agganciare, che posso fare?
1) Senza aspettare di essere troppo basso, risalgo in zona se penso che ci sia la termica, ma non sia riuscito a "stanarla"
2) Se non so dove andare, cambio zona senza correre troppo, in modo "esplorativo", cercando di attraversare più aria nuova possibile
3) Se so dove andare, mi affretto a farlo finchè ho dei chiari indicatori per centrare la nuova termica risparmiando più tempo motore possibile

Nel fare tutto questo, controllo di non consumare troppo tempo motore e di averne abbastanza fino alla fine.

Con questo avrei più o meno completato la carrellata di quelle che potrebbero essere le principali problematiche da tener presente per gestire la “ricerca della termica” a terra e nel corso del volo.
A questo punto, a meno di domande dedicate ulteriori, nelle prossime puntate passerei ad esaminare gli elementi per centrarla.

To be continued
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