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Vecchio 30 dicembre 20, 07:58   #51 (permalink)  Top
mattafla
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Ettore e gli Altri

Beriev Be-200 Altair & Beriev A-40 Albatros sono grandi anfibi russi. Non sono tuttala.
Non sono a 2 scafi, ma a scafo singolo centrale + 2 galleggiantini stabilizzatori laterali, posti alle tips.
Hanno entrambi 2 turboventole sopra lo scafo, dietro l'ala.

IDINTOS
E' un piccolo anfibio italiano, con l'ala ad anello (prandtl).
Non è a 2 scafi, ma a scafo singolo + 2 galleggiantini alle tips.
Ha 2 ventole sopra lo scafo, dietro l'ala anteriore.

Quasi tutti gli idrovolanti non hanno 2 scafi, tranne i Savoia Marchetti S 55, S 66, S 77 ed il Tupolev ANT-22, tutti anteguerra.
Ci deve essere un motivo per il quale la formula a 2 scafi è stata abbandonata, mentre sono usate 2 ventole dietro l'ala.

Attenzione a non confondere scafi con scarponi = galleggianti, cioè idrovolanti a 2 scarponi staccati dall'ala, formula molto più usata degli scafi.
Anche Ettore intende usare solo 2 scarponi, per il suo tuttala a freccia, tuttavia ho capito che intende reggere i galleggianti con 4 flange, 2 per ogni scarpone,
forse trasformando gli scarponi in scafi.

Direi di mettere l'unica turbina o poco sopra l'ala o in parte annegata nell'ala, circa al bordo di uscita root, però potrebbero esserci problemi al decollo, siccome gli scarponi appaiono abbastanza alti, ci sarà sempre un momento picchiante, aggravato dalla resistenza dei galleggianti in volo.
Per contrastare ciò, penso che in taluni ekranoplani si vedono delle turboventole anche sul muso, rivolte in alto.
Penso che occorra una potenza assai elevata per il decollo dall'acqua, poi dipenderà anche dalla forma dei galleggianti.
Ettore però vorrebbe limitare il numero di ventole a massimo 2, cioè una sola, purché potente (e a incidenza variabile).
Per evitare gli spruzzi potrebbe essere utile mettere la ventola davanti all'ala (ma a sbalzo con incidenza variabile, come fare? ...).
Io preferirei con 2 ventole fisse in parallelo, però dissentirei riguardo all'uso delle 2 ventole a diverse velocità, come fossero timoni.
Inoltre l'idea di fare variabile anche l'incidenza delle 2 ventole complicherebbe ulteriormente la situazione.
Per virare non adotterei derive mobili + alettoni, ma a titolo sperimentale farei delle tips mobili a svergolamento anteriore variabile, possibilmente senza le grandi derive sopra l'ala.

Molta stabilità direzionale potrebbe dipendere da come Ettore realizzerà i sostegni verticali (flange, che ridurrei in totale a solo 2) degli scarponi e dalla loro posizione longitudinale.
Io vedrei aerodinamicamente solo 2 sostegni rivolti indietro, progettati con funzione contemporanea di sostegni e di derive, intendendo le derive poste sotto l'ala, senza andare, o andare poco, sopra l'ala.
I galleggianti rispetto alle derive resteranno sbalzati in avanti, magari con dei pesi in punta, ma credo che si potrebbe fare, pur con qualche difficoltà strutturale, aggiungendo davanti 2 rinforzi diagonali messi a /\, utili anche per uso carrello fisso a 4 ruote.

Mi pare che Ettore veda gli scarponi galleggianti quasi come 2 scafi, per sfruttare l'effetto suolo come un ekranoplano, ma ci sarebbe in volo troppa resistenza aerodinamica nelle interferenze tra le 2+2 flange dei suoi 2 scarponi.
Invece nel mio progetto di soltanto 2 derive inferiori, per il decollo da terra tramite ruote, qualora venissero tolti i 2 galleggianti, occorrerebbero indispensabilmente i 2 sopraddetti rinforzi diagonali, ciascuno con relativa ruota.

Comunque Ettore nel tuo progetto potresti studiare di fare i sostegni dei galleggianti non imponentemente flangiati, bensì con la minima resistenza aerodinamica,
per intenderci magari fare i sostegni dei galleggianti riecheggianti quelli del famoso MC 72 da corsa, di Agello.
Ammetto che l'idea di parecchi tiranti e montanti potrebbe apparire superata e macchinosa, tuttavia l'imbattuto record di velocità per idrovolanti con motore a pistoni è stato raggiunto per il favoloso motore a 2 eliche controrotanti ed anche
per la presenza di sostegni dei galleggianti incredibilmente piccoli e leggeri.

Nel caso del progetto di Ettore, seguendo la mia idea delle derive inferiori, aggiungendo 2 piattine di acciaio (forse 15x3 mm?) messe ognuna in diagonale contrapposta, partendo ognuna dal muso dell'ala e finente ognuna al muso dei galleggianti, forse potrebbe bastare per contrastare lo sbalzo anteriore dei galleggianti medesimi, aggiungendo peso dove servirebbe e recando, all'estremità di ogni piattina, una ruota annegata nel proprio galleggiante.
Qualora si volesse togliere i galleggianti per usare il tuttala a terra tramite carrello fisso, in tal caso il tuttala poggerebbe su 4 ruote:
2 ruote sotto le derive inferiori del mio progetto e 2 alle estremità delle piattine anteriori, con funzione di gambe del carrello anteriore, gambe messe in diagonali contrapposte a /\.
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