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Vecchio 08 dicembre 20, 16:32   #157 (permalink)  Top
Personal Jesus
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Scarpone volante

Io nel mentre mi sono divertito ad analizzare il progetto di Ettore.

Prima genuflessione: mi ero sbagliato, con un Clark Y "puro" alla radice, l'idrovolante di Ettore non vola. O meglio, è totalmente instabile.
Ho provato anche a sostituire il Clark Y con un MH-70 ma il risultato è il medesimo.
Penso che sia dovuto al fatto che entrambi i profili non sono autostabili (neanche l'MH-70 infatti lo sarebbe in verità), le corde sono generose e l'allungamento molto basso, perciò temo che ci sia poca superficie portante dietro al baricentro per generare momento positivo, nonostante l'angolo di freccia spinto a 35°.

Per risolvere ho dovuto simulare due configurazioni:
-una con profilo simmetrico costante da radice a estremità (NACA 0012) e fortissimo svergolamento
-una con profilo autostabile alla radice (Clark YH, che è la versione autostabile e inoltre mi è sembrato "piacesse" a Ettore) che si evolve in simmetrico all'estremità (sempre NACA 0012) e svergolamento più "umano", ma sempre marcato.

Da quest'ultima configurazione ho derivato una geometria approssimata ma che secondo me vola ed è costruibile anche a filo caldo.

Allego anche l'immaginina del foglio di calcolo da cui sono partito per le versioni con Clark YH e file di XFLR zippato dove è contenuto tutto lo studio se a qualcuno interessasse.
Più che altro nello studio di XFLR è contenuto il profilo intermedio (chiamato "50%") che bisogna usare per costruire la configurazione a geometria approssimata.

Questa configurazione a geometria approssimata ha i seguenti calettamenti:
-profilo Clark YH alla radice calettato a +5°
-profilo "50%" a metà apertura calettato a +3,5°
-profilo NACA 0012 (o altro simmetrico a piacere) in estremità calettato a -3,5°

Se uno vuole tagliare a filo caldo, ammettendo di tenere il profilo alla radice a 0° gli altri dovrebbero essere svergolati con i seguenti angoli:
-a metà apertura -1,5°
-in estremità -8,5° rispetto alla radice e/o -7° rispetto al profilo di metà apertura.

Secondo me, così facendo, funziona.

Il baricentro va messo a 312 mm dal bordo d'attacco della radice.

Il coefficiente di portanza di progetto che secondo me da le migliori prestazioni è 0,25-0,3 che si tradurrebbe in un efficienza teorica, al punto di trim con parti mobili a zero (e angolo d'incidenza di tutto il modello sempre a "zero"), di 15.
Io ho ipotizzato un peso di 1,5 kg ma non bisogna preoccuparsi se viene più pesante o leggero: se viene più pesante vola solo più veloce, se è più leggero invece è più lento.

Mi "scuso" solo per il nome buffo che ho dato al progetto, "Scarpone volante", ma quando l'ho visto la prima volta mi è saltata alla testa questa definizione e non ne è più uscita.

Io, al posto di Ettore, avrei solo paura per gli scarponi (quelli "veri") e per quella ventola intubata che ci vuole mettere (spinta e calettamento sono tutti da determinare empiricamente, almeno per me).
Le derive, IMHO, sono eliminabili e bastano un paio di elevoni nell'ultimo terzo di apertura dell'ala con corda pari al 25% dei profili in quei punti.

Penso che Ettore sia stato saggio a prevedere prima una versione terreste per vedere come vola.
Forse forse, proprio come l'Horten IX, potrebbe addirittura fare la versione aliante puro, per prima cosa, per vedere come plana, dove è il baricentro, se si controlla ecc. ecc.

(Adesso quasi quasi vado a simulare il tuttala "grosso" da 4 m e allungamento 20, con Clark Y e NACA 0012, mettendo però la distribuzione ellittica per vedere cosa cambia. Ma non prometto niente).
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