Ciao carissimo...
Grazie per l'apprezzamento ma, non credo di meritare tanto.
I motori radiali si dividevano in fissi e rotativi, questi ultimi, in qualche caso, disponevano di un dispositivo che invertiva il senso di rotazione dell'elica rispetto al blocco motore; questo per diminuire l'effetto giroscopico (precessione giroscopica) che influenzava, a volte notevolmente la manovra del velivolo; intendo dire che; se in un senso l'aereo stentava a virare, nell'altro era molto manovriero, quindi il pilota poteva sfruttare questa caratteristica per attaccare o liberarsi dell'avversario.
Il fatto è, che anche l'avversario conosceva questo principio,quindi si regolava di conseguenza.
Ciò premesso: all'epoca (primi anni del '900), le varie case costruttrici provavano diverse soluzioni, vuoi per aggirare i brevetti, vuoi per avere più potenza; considerando i materiali e trattamenti termici, il motore radiale era più esposto all'aria per il raffreddamento.
Eccoti un filmato sulla prova di un rotativo "Oberursel" costruito su licenza del francese "Gnome et Le Rhone".
https://www.youtube.com/watch?v=C6xX0zSvp7w
Le studiavano tutte pur di complicarsi la vita; ad esempio lo Gnome monosoupape, (tradotto in monovalvola), aveva una sola valvola di scarico e, l'alimentazione avveniva
attraverso le luci aperte/chiuse dal pistone.
Un altro del quale non ricordo il nome, aveva la valvola di scarico in testa, mentre quella di aspirazione, agiva automaticamente ed era posizionata sul cielo del pistone.
Di seguito:
https://www.youtube.com/watch?v=aS0vSMXT0Eo https://www.youtube.com/watch?v=W3DK9WuLIsQ
Un altro passato alla storia come schifezza, l'ABC dragonfly non andava neppure a spingerlo ed era fonte continua di rotture.
L'avvento dei radiali fissi, unitamente ai trattamenti termici di migliore qualità, caratteristiche del carburante con tetraetile di piombo, nuove candele, ha messo fine ai radiali rotativi, con buona pace dei musei.