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Vecchio 23 settembre 20, 14:54   #1 (permalink)  Top
quenda
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Aereo con propulsione a razzo.

Prima di parlare del modellino che sto costruendo in questi giorni, voglio raccontare la storia del mio razzo ricaricabile Aerotech G-12 RCT che acquistai nel 2012 con l’intenzione di utilizzarlo sull’OPEL RAK.1.
Le prime due prove furono fatte usando un piccolo aliante tuttala dell’amico Giovanni: lui pilotava il modello, mentre il sottoscritto accendeva il razzo con un’altra trasmittente.
Il risultato, divertente ma anche grottesco, si vede in questo video:



A circa 3’20”, si verifica un’esplosione all’interno della camera di combustione, che spezza il modello a metà.
Successivamente imparai che questo fenomeno, detto “Spike”, può essere ridotto o eliminato ingrassando la parte finale della ricarica di combustibile solido.
Da notare che essendo impegnato con la seconda trasmittente, chiesi a un amico di effettuare le riprese video ma essendo la cosa non facile, il modello è spesso fuori inquadratura.

Decisi quindi di installare il razzo sull’OPEL RAK.1 ma purtroppo, a causa dei 2,8Kg. di peso e della terribile sezione frontale del modello, il risultato fu piuttosto deludente.
Infatti, come si vede in questo video, il razzo non riusciva ad imprimere al modello una spinta significativa e il risultato era in pratica quello di un costoso fumogeno….



Parlando di cifre va detto che due ricariche per il razzo G-12 RCT costavano 32 e attualmente sono vendute a 44 euro. In definitiva bisogna spendere 22 euro per 8 secondi di divertimento.
Questo spiega perché vedere sui campi di volo il razzo G-12 RCT è piuttosto difficile e per quel che so, oltre al sottoscritto, solo un altro aeromodellista, l’amico Ovidio, ha acquistato il sistema in questione.

Archiviata l’esperienza con l’OPEL pensai che il Messerschmitt Me-163 Komet potesse essere ideale per il mio razzo e nel 2013 iniziai a costruire il Komet della Cloud Models. Si trattava di una piccola semi-riproduzione (94 cm. di apertura alare) con ali in polistirolo rivestito in obeche e fusoliera in ABS.

Utilizzare il razzo sul Komet poneva un paio di problemi. Anzitutto era indispensabile installarlo vicino al centro di gravità, ovvero in mezzo alla fusoliera, in modo che la differenza di peso (70 grammi circa) tra razzo carico al decollo e scarico all’atterraggio non avrebbe alterato il bilanciamento che nei tuttala è molto importante.
Però, montando il razzo in quella posizione si rischiava di fondere la coda in ABS e quindi era necessario aggiungere un tubo di scarico in alluminio che purtroppo, oltre ad aumentare ancora il peso, avrebbe ridotto la spinta utile, .
Terminata la costruzione del modello si trattava di collaudarlo, inizialmente senza razzo.
Il collaudo è visibile in questo video:
Messerschmitt Me-163B “Komet”

Mantenere il Komet in linea retta durante il decollo era molto difficile ma dopo vari tentativi il bravo pilota (Davide) riusciva a portare in quota il piccolo tuttala…con il dolly ancora attaccato alla fusoliera!
Com’era prevedibile si trattava di un modello veloce e riuscire ad atterrare bene (anche per la presenza del dolly…. ), era dura.
Il danno alla fusoliera era senz’altro riparabile ma comunque era assurdo pensare di volare e atterrare aggiungendo altri 150 grammi (razzo + batteria di accensione).

Archiviata anche la pratica del Komet, a fine 2016 mi venne l’idea di realizzare un Bell X-1 in estruso per un altro esperimento con il razzo. La fusoliera e le ali furono realizzate in breve tempo da Luigi e io installai i servi, il razzo con relativo sistema di accensione e verniciai il modello nel classico arancione.

Per portare in quota l’X-1, mancando un Boeing B-29 in scala, ovvero con apertura alare di circa 5 metri, si decise di utilizzare un quadricottero (per le prime prove) e un elicottero (per volare con il razzo).
In questo video si vede la lunga preparazione del modello, il traino in verticale, lo sgancio e l’accensione del razzo. Purtroppo anche in questo caso l’amico incaricato delle riprese ha perso l’inquadratura del modello proprio nel momento più importante.



Va detto che il pilotaggio dell’X-1 è difficile in quanto allo sgancio il modello risulta parecchio cabrato e alla fine del volo, con razzo scarico, è decisamente picchiato. Installare il razzo vicino al centro di gravità vuol dire bruciare la fusoliera posteriore e quindi, anche per la scocciatura del traino con l’elicottero, il Bell X-1 è rimasto un ingombrante soprammobile nel mio laboratorio.

Ad oggi il G12-RCT non è stato più utilizzato dato che l’aliante progettato e costruito da Luigi proprio per installare il razzo in questione è stato danneggiato durante uno degli ultimi voli.

Segue….
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