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Vecchio 31 luglio 20, 18:39   #57 (permalink)  Top
quenda
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Primo crash con l’XC-142.

23 Luglio 2020, Campo di volo del Gruppo Aeromodellistico Piacentino, Gossolengo (PC), ore 20 circa.

Vento a raffiche di 6 ÷ 8 Km/h..

Dopo qualche indecisione dovuta alle raffiche di vento, decido di fissare l’ala alla fusoliera, collegare i 15 connettori dei regolatori, le prolunghe dei servi alari, montare la batteria e porto il modello il pista.

Al decollo, il modello a poco più di un metro da terra, tende a spostarsi all’indietro e perciò decido di atterrare immediatamente.
Usare lo stick dell’elevatore “a picchiare” serve a poco e in pratica non riesco a far avanzare il modello contro vento.
Ricordo che il comando dell’elevatore agisce contemporaneamente su 3 elementi:

1. Sulla velocità di rotazione del rotore di coda (cosa che non mi piace e che dovrò ridurre il più possibile).

2. Sull’inclinazione dell’ala da 90° a 95/85° circa.

3. Sull’inclinazione dell’elevatore, che in hovering serve a nulla ma risulta utile all’aumentare della velocità.

Per il secondo volo decido di intervenire sui parametri della centralina, aumentando l’inclinazione in avanti dell’ala con la speranza che il modello riesca finalmente ad avanzare contro vento.

Al decollo il convertiplano continua a spostarsi all’indietro e portando in avanti lo stick dell’elevatore e quello dei motori, invece di avanzare contro vento…….continua a salire.

Diminuendo il gas (non volevo togliere completamente potenza per evitare di atterrare sugli alberi), il modello continua ad arretrare e dopo aver superato la strada di accesso al campo, si dirige sopra il fiume.
Con il passare dei secondi il mio controllo sul modello diventa inversamente proporzionale alla mia agitazione…

Non riuscendo ad andare contro vento, come ultima possibilità per evitare un crash disastroso, decido di spostare l’ala in posizione SFF (Slow Forward Flight). Purtroppo nello stesso momento il modello si trova completamente contro sole e rimango accecato per vari secondi.

Come si vede nel video il modello era ormai fuori controllo e di conseguenza il crash era inevitabile.

Negli ultimissimi secondi prima dell’impatto ho rimesso l’ala in verticale e dato potenza ai motori. L’idea era quella di ridurre la velocità di discesa verticale……e forse, assieme a una grandissima botta di culo, ha funzionato.

Mi aspettavo il peggio. Una caduta nell’acqua avrebbe reso inutilizzabili regolatori, ricevente, centralina, motori e batteria. Una caduta sui sassi avrebbe distrutto l’ala e/o la fusoliera.

Assieme all’amico Filippo ci dirigiamo verso il greto del torrente e dopo 5 minuti circa vediamo il modello appoggiato sottosopra sui sassi.

Da una prima ispezione risulta danneggiata SOLAMENTE LA PARTE INFERIORE DELLA FUSOLIERA.
L’ala, i motori, le eliche, la deriva, l’elevatore e il muso (avvolto nel “milleboille”…) sono tutti in perfette condizioni. Idem per tutta l’elettronica.

Un mezzo miracolo!!!

Questo è il video del crash girato da Filippo:



La fusoliera è in fase di riparazione e la disavventura mi ha insegnato che:

- In presenza di vento, con questo modello è meglio non volare
- E’ importante restare bassi e vicini
- Nel caso il modello inizi a spostarsi all’indietro troppo velocemente, togliere gas e atterrare
- Prima di tutto devo imparare a far volare un quadricottero e/o un piccolo elicottero (che non mi sono mai piaciuti….)

Inoltre, prima di riportare in volo l’XC-142, cercherò di ridurre l’effetto “a picchiare” del rotore di coda in modo che la fusoliera rimanga il più possibile in orizzontale; infatti sono convinto che per volare contro vento è sufficiente ruotare in avanti l’ala.

In definitiva mi è andata molto bene….

ettore
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