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Vecchio 19 maggio 20, 13:35   #37 (permalink)  Top
quenda
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Dopo oltre un mese e mezzo aggiorno la discussione….

All’inizio di Aprile, avendo purtroppo tanto tempo libero, dovevo solo decidere in che modo portare avanti i lavori sul convertiplano.

Per terminare la fusoliera preferivo avere in mano le carenature dei carrelli (i grossi rigonfiamenti ai lati della fusoliera) ma purtroppo non mi era possibile incontrare Luigi che li aveva preparati.

Anche il muso non poteva essere terminato in quanto la termoformatrice di Roberto……doveva ancora essere costruita!

Quindi, con scarso entusiasmo, decisi di provare a costruire le carenature dei motori principali che, pur essendo particolari inutili dal punto di vista pratico, sono fondamentali per l’aspetto “estetico” del modello.

Quella che sembrava una cosa da poco, si è rivelata una delle grane più grosse che ho dovuto risolvere durante la costruzione dei miei modelli.
Infatti, vuoi per la mia scarsa manualità, vuoi per la mancanza di misure esatte e sicuramente per la mia lentezza patologica, per realizzare le 4 “nacelle” ho impiegato oltre cento ore () di lavoro in 40 giorni.

La procedura che ho seguito (v. foto) è in teoria abbastanza semplice e prevede in sintesi questi passaggi:

1) Creazione di quattro “scatolette” in depron con funzione di struttura portante




2) Aggiunta di altre ricoperture in estruso/depron e sagomatura delle stesse per ottenere qualcosa di simile a quello che si vede nelle foto dell’aereo vero.
In questa fase mi è stato molto utile il bellissimo libro “XC-142A TILTWING” di William Norton.




3) Ricopertura delle parti sagomate con tessuto di vetro per poi ottenere le carenature (vuote) con il metodo del “master a perdere”.






Il difficile è stato rendere le carenature rimovibili per lo smontaggio dei motori dato che, se si fosse trattato di realizzare delle parti incollate all’ala, avrei impiegato la metà del tempo.

Ovviamente l’ala, in corrispondenza delle carenature, è stata protetta dal nastro adesivo trasparente che però, una volta tolto, ha rovinato in vari punti la superficie dell’ala che ho dovuto sistemare carteggiando e applicando l’ottimo stucco spray Gelson.










I più attenti noteranno che sul modello le “gondole” dei motori sono un po’ più corte di quelle dell’aereo vero che, a causa delle lunghe carenature, ha tre parti mobili separate sul bordo d’uscita dell’ala.

Le 4 parti finite non sono perfette ma pesano poco (120 grammi in totale) e in effetti rendono il modello un po’ più realistico.

Come già detto le carenature dei motori, il cockpit trasparente e le carenature dei carrelli, sono totalmente inutili dal punto di vista del volo ma d’altraparte in tutte queste settimane non si poteva frequentare il campo di volo e perciò perdere tanto tempo su questi dettagli può aver avuto senso.

O forse no…

ettore
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