Beh su questo però io sono di parere però diametralmente opposto.
In realtà il ritorno di un'agonista è sopratutto economico e personale.
Nella mia scala di valori invece le priorità nell'ordine dovrebbero essere:
-salute
-libertà individuali
-soldi
In questo forse sarebbe quasi paradossalmente da incentivare più il ciclista amatoriale che il campione del mondo e/o italiano (che se non è uno scialacquatore non dovrebbe comunque passarsela malaccio in questo momento).
Detto ciò, anche il pedalare in modo amatoriale, sarebbe comunque discutibile perchè, vero è che forse potrebbe rafforzare il sistema immunitario ma, rimane tutto da dimostrare che valga per tutti e che tutti lo facciano nel modo corretto per ottenere l'effetto.
Detto ciò, "imbassendosi" per un momento, si dimentica sempre che, oltre all'effetto meramente fisico-motorio di uno sport (tipicamente di fatica) c'è comunque anche quello di salute mentale (che sempre salute sarebbe): e girare gli stick assolve anche a questo.
Peraltro, anche per tirare una freccia contro un bersaglio, non me ne voglia nessuno, si può essere benissimo alti 1,4 m e pesare 100 kg o, anche stare seduti su una "sedia".
Brutto discorso da fare ma, forse, medicalmente parlando, tutta sta smania di tornare a muoversi, sia che si sia agonisti che no, potrebbe sembrare del tutto azzardata.
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