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Vecchio 26 dicembre 19, 19:22   #4 (permalink)  Top
spitfire40
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ok che il modello deve flottare, planare e poi alzarsi, come trovo spiegato nelle vecchie discussioni del link postato, ma bisogna anche fare una analisi delle situazioni: secondo me, essendo questi modelli e non idrovolanti veri, devono venir staccati dall'acqua il piu presto possibile, poiche' se si bagnano i servi alari o altri parti dell'elettronica, siamo fottuti. poi c'e' anche il fattore distanza. se facciamo(almeno a me succederebbe questo) planare a lungo il modello, quando e' troppo distante non riusciamo piu a gestirne il decollo, con il rischio di imbardate o ribaltamenti. sto parlando di distanze superiori a 20/30 metri. io con i miei idro li faccio planare, non li stacco proprio di motore, ma cerco di decollare il prima possibile, perche il decollo e' la fase piu critica, molto di piu dell'ammaraggio, in quanto basta poco per entrare in testacoda con ribaltamento del modello, basta girare un po' troppo, anche a causa della distanza che diminuisce la sensibilita' ai comandi, per far toccare l'acqua ad un'ala e provocare il ribaltamento. quindi, ribadisco questo e' il mio sistema, prima si decolla meglio e'. Anche il discorso potenza, sempre discusso sui vecchi link postati dove si dice che non serve piu potenza ad un idro rispetto ad un aereo: se prendiamo lo stesso modello, gli scarponi gli abbassano la velocita' in decollo rispetto alle ruote, rendendolo piu difficile. gli scarponi poi pesano e fanno piu attrito anche in aria, quindi un poca di potenza in piu ci vuole.

Ultima modifica di spitfire40 : 26 dicembre 19 alle ore 19:25
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