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Vecchio 11 marzo 19, 18:27   #1 (permalink)  Top
favonio
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Volare senza costi energetici meccanici

Nel mio peregrinare nella rete mi sono imbattuto in questo articolo
Se ne è discusso in passato su questo forum se non sbaglio prima della presentazione dell'articolo stesso che per la verità è già del 2012.
Premesso che il DS dell'albatro è cosa diversa dal DS in pendio, io ero rimasto con l'idea che l'albatro sfruttasse il gradiente di velocità del vento tra il pelo dell'acqua e i venti metri di quota nella risalita sfruttando l'inerzia accumulata nella discesa sottovento .
Il percorso ben'inteso è lo stesso e ben conosciuto, ma dall'articolo invece capisco, o credo di capire, che il maggiore sfruttamento dell'energia eolica avviene nel momento in cui il sig. Albatro, di bolina, alla sommità del suo percorso, vira e si butta sottovento in picchiata.
Ben'inteso il fatto è al limite del mio comprendonio ma presuntuosamente mi stuzzica terribilmente, chi sa cosa ne pensa il sig da Vinci.
Molto interessante come abbiano fatto le misurazioni misurando tra l'altro il battito cardiaco dell'uccello.
Interessante anche, non lo sapevo, che la bestiola ha una conformazione ossea ad incastro selle articolazioni per cui non deve fare sforzo per tenere le ali distese.
Buona lettura.
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Ciao, mauro.
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