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Vecchio 11 ottobre 18, 11:16   #5 (permalink)  Top
max_ferra
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Originalmente inviato da mpiero67 Visualizza messaggio
No, credo così non vada.
Se le metti in parallelo vedo dei problemi:
1 - grave, non hai controllo della equilibratura di carica, quel circuito non la prevede. Rischi che una batteria si carichi bene (o benino) e le altre no;
2- i tempi penso sarebbero biblici
3- non è detto che riesci a caricarle, sempre perchè quel circuito nasce per singola batteria, e non so se ce la fa a reggerne 4 o 6.
Se sono in parallelo, non ci sono assolutamente problemi di equilibratura visto che le celle avranno tutte, forzatamente, la stessa tensione.
Piuttosto col parallelo il rischio è che una cella, se difettosa, possa scaricare le altre danneggiandole tutte. Trattandosi di batterie di recupero, io farei un ciclo di carica e scarica su ciascuna cella per valutarne la bontà e scartare quelle peggiori o difettose. Per quel poco che ho visto, celle in procinto di schiantare di solito iniziano a manifestare una evidente autoscarica (tipo caricate a 4.15V, le ritrovi senza utilizzo e a temperatura ambiente a 4.00V dopo un paio di giorni)

In ricarica i tempi sarebbero probabilmente biblici (esattamente 4 o 6 volte il tempo per caricare una singola cella), il ché potrebbe essere un problema: di solito i circuitini caricabatterie hanno un timeout di sicurezza tarato sulla presunta cella che si aspettano di caricare. Andrebbe fatta una prova, o magari riconoscendo l'integrato utilizzato si può cercare da datasheets se il timeout sia presente e, se si, modificabile.

Max
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