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Vecchio 29 giugno 17, 15:02   #17 (permalink)  Top
Archi
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Originalmente inviato da devCad Visualizza messaggio
Devi tenere conto anche dell'efficienza del sistema di conversione AC-DC e relativa stabilizzazione di tensione, oltre a lasciare un bel margine alla potenza del motore che a fronte di picchi di richiesta di corrente non e' che possa dare immediatamente la sua potenza massima. Occorre poi immagino anche un sistema di regolazione di tale motore, non lo puoi mandare sempre a tutto gas anche quando la richiesta di potenza elettrica e' minima.
Vedo ad esempio le caratteristiche di un generatore commeciale:
"Potenza massima 3,3 kW - Motore a benzina 7,5 HP"
Direi che la mia stima era forse ancora sottodimensionata.
Per uno sperimentatore le cui conoscenze elettriche, elettroniche ed ingegneristiche non traspaiono da quanto scrive, mi sembra un progetto difficilmente affrontabile.

Vedrei gia' piu' affrontabile usare un generatore a scoppio a 220 v, poi aggiungere un alimentatore da 220 alla tensione desiderata. Almeno si parte da componenti gia' ingegnerizzati, e di cui si possono stimare costi, pesi, ingombri ed autonomia.
7,5 HP sono circa 5,5 kW, quindi già quello ha un rendimento superiore al 50%.
Poi in questo caso il sistema è notevolmente più semplice, se a valle c'è un'elettronica sufficentemente ben fatta, per alimentare il bus della continua potrebbe bastare un ponte a diodi. Poi ovviamente la coppia del motore termico va tenuta sotto controllo perchè dovrà lavorare a punto fisso, ma dubito che la relativa elettronica di controllo possa consumare tanto da abbassarne apprezzabilmente il rendimento.
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