Discussione: Stella d'oro
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Vecchio 29 aprile 17, 19:54   #7 (permalink)  Top
falcoross
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Stella d'Oro. la nota esplicativa che mancava

Stella d’Oro
– aeromodello classe old timer adattato al volo RC -
La Storia
L’atto di nascita dell'aeromodellismo Old Timer data a metà degli anni 50, quando apparvero accenni su Model Airplane News nel 1955 e poi nel 1959 i primi articoli. In quell'anno Joe Wagner dette vita al Model Engine Collector, che contribuì a radunare i collezionisti di motori. I primi incontri agonistici si tennero nel 1961, e ad organizzarli si prestò l'Associazione Aeromodellistica di Stockton su proposta di Bob Bowen, membro della stessa e di John Pond, dei Vultures di San Francisco, pubblicate sul numero di maggio 1962 di Model Airplane News .
Ma l’aeromodellismo non nasce in quegli anni però. E bene ricordare che il primo apparecchio che abbia volato (!) risale al 1871, per opera del francese Alfons Peneaud ed era appunto il suo piccolo “ aeroplane automoteur” propulso da un semplicissimo congegno ad elastico che opportunamente attorcigliato, azionava una rudimentale elica, che spinse in volo l’apparecchio per parecchie centinaia di metri , oltre trent’anni prima che i Wright volassero per poche decine di metri ! E proprio questo sistema propulsivo, che nei primi decenni del successivo XX secolo, permetterà, unitamente al volo librato, il diffondersi dell’aeromodellismo dinamico a volo libero. Nel dopo guerra, le nuove tecnologie e l’avvento della micro motoristica a combustione interna, permetterà l’evoluzione che giungerà sino a Noi, con le turbine a gas e la “ pulita” propulsione elettrica bruss-less . Saranno gli anni 50/60 del novecento a dare maggior impulso all’attività in volo libero di questo genere di aeromodelli che, oggi, SAM Italia intende riproporre in chiave sì radio controllata, ma comunque ispirata a quei canoni ufficiali.
La costruzione
Il modello che vado a presentare, è tratto dai disegni di Pietro Gnesi e risale appunto alla seconda metà degli anni cinquanta. Un classico dalla “classica” architettura alare a doppio diedro positivo ( 3° + 3° per semiala di diedro) realizzata in listelli di Ayouse e cantine in legno di balsa dello spessore di mm 2. La capriata di sostegno alare consiglio a chi volesse realizzarlo, ebbene sia munita di guancette di irrobustimento laterali in balsa anche da 2 o 3 mm ( io ho preferito da 3), onde evitare l’effetto di sbandieramento in volo. L’ala va fissata alla fusoliera con i comuni ma efficacissimi elastici da ufficio, capaci di assorbire senza, danneggiare la struttura le “flettenze” ed i piccoli urti in atterraggio o in rullaggio.
La fusoliera è realizzata in traliccio di listelli dello stesso legno, leggero e resistente, allineate da ordinate in legno compensato di pioppo da mm. 3 ed irrobustito con listelli di balsa, a sez quadra, da 5 mm. I Piani mobili di coda, ovvero stabilizzatore /elevatore e deriva/direzionale, sono anch’essi ricavati con gli stessi materiali dell’ala e le sole parti fisse sono in legno di balsa intero, opportunamente sagomate e rifinite. La copertura è stata realizzata con il classico film di tessuto plastificato termoadesivo del tipo Oracover. I comandi delle parti mobili sono azionati a mezzo della classica tirantiera in cavetti d’acciaio plastificato da pesca, sicuro, pratico e molto economico. Il comando motore, invece, attraverso la comune barretta di acciaio, comandata dal servo motore. La risposta dei comandi avviene con normalissimi micro servi. Essendo un “due assi” non dispone di alettoni per la virata, sfruttando, in tal caso, l’effetto “banderuola” dovuto all’elevato angolo diedro ed al timone direzionale di coda. Il motore impiegato è il vecchio ma sempre efficiente e sicuro Supetrigre X 11 da 1,7 cc “Testa Blu”. Questa serie di motori, risalenti agli anni 80 ( ottima annata …) di fabbricazione “ITALIANA” e sottolineo italiana, atteso che i migliori ed anche i più belli (!) tra motori per modellismo al mondo, sono nati dall’ingegno di questo Paese (!) con elica 7 x 3+ ½ , ha dato valida conferma delle sue qualità. Il modello originale montava un motore da 2 CC a ciclo diesel, ovvero ad autoaccensione … Dovendolo adattare al volo RC, ho apportato alcune modifiche che consiglio a chi fosse interessato a realizzarlo. Infatti, ho ridotto la superficie del piano di coda del 10 % circa ed aggiunto il piano mobile elevatore. Aumentato del 20 % la superficie complessiva della deriva/direzionale per adattarlo ai comandi; creato una custodia per il serbatoio, l’apparato ricevente, la batteria e collegamenti vitali e le sedi di alloggiamento dei servi. Tanto che da ”una” siamo passati a cinque stelle … d’oro ( le modifiche) e dunque dovremo ora chiamarlo”Cinque Stelle” , tra l’altro non è statico …
In Volo
Il modello nato per volo libero é “ auto stabile” e come tale, nonostante i miei “ radiodisturbi” ha mantenuto il suo DNA originale… La potenza dell’X 11 è stata largamente superiore alla bisogna e la sua affidabilità e rispondenza hanno fatto sì che per volare per circa 20 minuti e senza il pieno miscela … ha necessitato solo del minimo del gas … Ho però impiegato una elica in legno di mia costruzione( non disponendo più di 7x 3/5 ) da 7,5 x 4 a pale spesse. E’ dolcissimo nei comandi con la classica risposta alla “ banderuola” e nel volo planato viene giù a piuma. In sintesi volare con un simpatico attrezzo come questo, ti riporta in un tempo dove l’aeromodellismo era sacrificio, fatica ma tanta soddisfazione! Quel che si ripropone SAM Italia sta anche nel restituire un “po” di quel tempo!
Le dimensioni del modello sono:
apert. alare mm. 1250
lunghezza f.t. mm 700
peso max in ordine di volo gr. 700
motore Supertrigre X 11


Antonio Russo
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