Citazione:
Originalmente inviato da ADSO  Si avevo provato così ma il filo non scendeva lo stesso, allora dopo aver fatto scaldare l'hotend ho svitato l'ugello e sfilato il tubicino interno...dentro c'era un grumo di PLA che ho tolto.
Ho fatto una stampa di prova che è venuta una schifezza ma pochi post fa Aero mi aveva suggerito di tensionare meglio le cinghie degli assi...beh...aveva ragione :-) dalla foto che allego le differenze mi sembrano evidenti e mi sono concentrato solo sull'asse X.
Non capisco però perchè la base del cubo viene in quel modo...intendiamoci sto usando il nastro di carta e la colla Pritt in attesa di mettere d'accordo i miei orari dei lavoro con quelli del vetraio quindi non mi faccio troppe illusioni ma francamente penso di riuscire a fare meglio di così.In pratica quando la lavorazione parte l'ugello traccia il perimetro di un quadrato di lato maggiore di quello che poi sarà la base del cubo per poi restringerlo mano a mano che si avvicina alla misura definitiva.Ho convertito il file Stl preso da Thingiverse con Cura 2.5 e le impostazioni di quest'ultimo le ho importate dal file di configurazione che c'era nella chiavetta della Anet.Perchè fa così?
Grazie per la pazienza.
Maurizio |
La cosiddetta "zampa di elefante"....
In sostanza la distanza tra ugello e piatto del primo layer è troppo bassa (inferiore ai 0.2mm consigliati) per cui la plastica fusa viene spalmata troppo sul laterale aumentando le dimensioni di stampa sulla base. Mano a mano che vai in altezza i layer si "assestano" alla misura corretta: questo vuol dire chr non hai regolato bene il piatto riscaldato....hai mai fatto la calibrazione col foglio A4 sui 4 angoli del piatto?