Citazione:
Originalmente inviato da devCad Perfetto, allora non ho capito io :-) |
Citazione:
Originalmente inviato da Edima Forse dipende dal mio inglese arrugginito, ma non ho capito.
Edi |
Vediamo se riesco a spiegarla, così vedo se anch'io l'ho capita.
Il video, in sostanza, dice questo.
Se una particella d'aria si muove lungo una traiettoria curvilinea (linea rossa) significa che ci deve essere una
forza (Pout) agente sulla faccia esterna della particella maggiore di quella (Pin) agente sulla faccia interna.
Se infatti le forze (pressioni) fossero uguali su entrambe le facce (Pout=Pin) la particella d'aria si muoverebbe di moto rettilineo (tratteggio blu) e non curvilineo. Vedi fig. sotto.
In un tornado, prosegue il video, accade proprio questo: la pressione sulla faccia esterna delle particelle d'aria è maggiore di quella sulla faccia interna. E questo vale per tutte le particelle che compongono il tornado, da quelle che si trovano nella zona periferica a quelle che si trovano all'interno (occhio del ciclone). Per la nota proprietà transitiva ne consegue che progredendo dalla zona periferica del tornado (dove la pressione è quella atmosferica Patm) verso l'interno (occhio del ciclone),
la pressione diminuisce progressivamente (Patm>P9>P8>P7). Vedi fig. sotto.
E, evidentemente,
è vero anche il contrario. Ossia, tutte le volte che siamo in presenza di un qualcosa (es. dorso del profilo) che sia in grado (anche per la semplice debole viscosità dell'aria) di curvare le particelle d'aria verso l'interno della curva,
si genera questa differenza di pressioni tra la faccia esterna (Pout) e la faccia interna (Pin) di ogni singola particella per cui alla fine, tornando al disegno del ciclone, otteniamo che Patm>P9>P8>P7.
Fin qui tutto ok?
Posso proseguire?
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