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Vecchio 24 ottobre 16, 22:25   #8 (permalink)  Top
Mr.wolf
Sospeso
 
Data registr.: 07-04-2012
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Messaggi: 263
Credo sia dovuta una precisazione da parte mia: io non sto facendo festa per quello che ha detto D'Urso.

Semplicemente sto evidenziando che è stata spiegata l'interpretazione di una nota del regolamento, precisazione alla quale tutti noi dobbiamo, volenti o nolenti, accettare in quanto espressa da un funzionario (e non l'ultimo arrivato a quanto mi risulta) dell'Ente che quel regolamento ha emanato.

Tornando all'apppunto del collega forumista sopra, voglio fare un parallelo che credo sia ben azzeccato, nel mondo della pesca che conosco meglio.
Se non ricordo male, c'è un altro forumista che, come me, è guardia fluviale, o guardiapesca che dir si voglia, quindi potrà confermare o meno quanto scrivo.

La questione con cui fare il parallelo è "l'atteggiamento di pesca", come viene detto nei regolamenti appositi.
Ovvero: le guardie preposte ai controlli devono verificare se chi, lungo le rive dei fiumi o dei laghi (acque interne) è in possesso dei requisiti necessari (licenza, permessi, attrezzature non vietate) una volta che questi venga trovato in "atteggiamento di pesca".

Per anni si è dibattuto su cosa sia questo "atteggiamento di pesca".
Essere trovati a camminare lungo un fiume è atteggiamento di pesca? Facilmente si può dire di no. Se siamo a prendere il sole, magari in compagnia (dolce o meno..), non vuol dire che si stia pescando.
Se sto camminando vestito da pescatore, sono in atteggiamento di pesca? No, perchè nessuno può vietarmi di vestirmi come mi pare, oppure sto solo visionando una zona per poi decidere se pescare o meno, ma non lo sto ancora facendo.
Se ho in mano una canna da pesca, sono in atteggiamento di pesca?
Ancora no, perchè può benissimo essere che mi sto recando in altra zona, come sopra.
Se sono vestito da pescatore, anche con una canna in mano, devo avere una licenza? No, perchè ancora nessuno mi può vietare di girare come mi pare (per quanto possa essere ridicolo).

Alla fine, per farla breve, è stato definito che l'atteggiamento di pesca, nello spirito del legislatore, si verifica quando "sto esercitando una vera e propria attività di pesca", ovvero ho immerso nell'acqua una qualche sistema basato su esca e strumento atto alla cattura di pesci.

Bene, fino a che non è stata definita questa ultima versione, si è assistito per anni a denunce e ricorsi, da parte di vigilanti troppo zelanti o pescatori "vessati".

Perchè se venivi trovato con una canna in mano, qualcuno ti chiedeva (era ritenuto abbastanza logico) la licenza.
Sembrava logico, ma la legge non segue la logica, segue la "sua" logica.

Purtroppo (o per fortuna a seconda delle opinioni, la mia è questa) la lingua italiana prevede la possibilità di descrivere ogni singola situazione. Solo bisogna saperla usare e non sempre il legislatore si dimostra capace di farlo.

Ecco perchè spessissimo i regolamenti, una volta emanati, vengono "integrati" da successiva spiegazioni.
Bisogna anche dire che non sempre il legislatore può sapere quali saranno tutti i possibili scenari, magari anche perchè futuri.

E' a questo che servono le integrazioni o le spiegazioni che devono comunque pervenire sempre dall'Ente preposto, non da altri.

Tornando a noi, tante volte qui si sono lette discussioni su cosa sia o meno il "volo autonomo".
A prescindere da chi abbia ragione o meno, chi è preposto a stabilire cosa voglia dire è sempre e soltanto il legislatore o chi per esso realizza il regolamento.
In questo caso Enac.

Ed a queste spiegazioni noi dobbiamo attenerci.

Ecco cosa intendevo con il pubblicare questa nota: ENAC ha, per bocca di un suo funzionario di rango, spiegato cosa essa intenda per volo autonomo.

A qualcuno non sta bene? Può fare i suoi rilievi a chi di dovere, ma fino a che tale parere non viene cambiato, questo è.

Tornando alla pesca, sapete quanto ci è voluto per "scardinare" i sistema di misurazione delle maglie di una rete che alcuni guardiapesca misuravano con una banale biglia (se la biglia di una data dimensione passa attraverso le maglie della rete, quella rete non va bene..)? Circa un decennio.
Si sono dovute scomodare la geometria delle forme (una rete non è rigida e le maglie possono deformarsi) insieme alla fisica (ancora per la deformazione delle maglie che essendo di fibra possono cedere).
E per non parlare di cosa si intendesse "amo senza ardiglione": vuol dire che l'amo proprio non lo doveva prevedere o è sufficiente che l'amo non lo abbia più perchè schiacciato/spezzato dal pescatore?

Ogni regolamento è imperfetto, ma chi ha l'ultima parola è chi, quel regolamento, lo ha redatto.

Così è se vi pare...
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