Citazione:
Originalmente inviato da massimob  che immagine desolante  |
Ma funzionante.
E' che io non so a chi fregare le camere d'aria.
Una volta vicino a casa c'erano due ciclasta (meccanici da biciclette). Uno ha aperto un ferramenta e l'altro non so.
Con le camere d'aria ci facevi delle fionde che levati.
Poi ci tenevi insieme le cerbottane a doppietta, separate da due turaccioli di sughero.
Ah si, ci ricavavi anche le pezze per riparare le forature delle tue camere d'aria.
Ricordo che le camere d'aria nere, rarissime, erano speciali per le fionde. Quelle più comuni erano rosso mattone, un arancio sbiadito e opaco. Gommoso, ecco.
La camera d'aria era una materia prima che non poteva mancare in casa. Il nonno ne aveva sempre una, ma era riservata ai lavori importanti, non a noi ragazzi, che comunque a camere d'aria ce la cavavamo egregiamente.
Credo che il passaggio da ragazzetto ad adolescente fosse allora marcato nel tempo da prima e dopo la camera d'aria. Quando gli interessi deviarono verso altri indirizzi, aimè ero, irrimediabilmente, diventato adolescente.
Ritengo che l'uso della camera d'aria nel modellismo debba essere rivalutato. Come generatore di elastici di classe, ha pochi rivali.
La para è bella e buona, ma vuoi mettere?
La para è roba compera, e comunque sembra anch'essa in via di estinzione, come lo stucco da vetrai.