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Vecchio 11 marzo 16, 11:06   #108 (permalink)  Top
devCad
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Siccome in diversi mi hanno chiesto cosa io ne pensi sulla vera causa della portanza, e cioe' se deriva da:
- da aria deflessa verso il basso (calcolo effettuato tramite conservazione della quantita' di moto)
- da differenze di pressioni (calcolo tramite integrale dei vettori pressione)
- dalla somma dei due fenomeni

faccio un altro esempio.

Il galleggiamento.
Per calcolare la forza che spinge verso l'alto un corpo immesso in un fluido, possiamo usare almeno 2 metodi:
- il principio di Archimede
- calcolo del totale delle pressioni che il fluido fa sul nostro corpo.

Anche in questo caso possiamo scegliere quale procedimento usare, ed il risultato sara' lo stesso.
Ma risultato finale NON sara' la somma dei due metodi, in quanto non sono altro che lo stesso fenomeno fisico spiegato matematicamente da diversi punti di vista.
Lo stesso per il caso della portanza.

In entrambi i casi l'unica cosa che il nostro corpo (ala o elemento in ammollo) percepisce e' un insieme di pressioni tutto intorno.
I nostri 2 corpi non conoscono nulla di Archimede, neanche la sua data di nascita. Non sanno cosa sia la conservazione della quantita' di moto, anche se ne sono soggetti. Non conoscono la circolazione.

Cosi' come spesso viene piu' semplice usare il calcolo delle pressioni per valutare la portanza di un'ala, quasi sempre e' piu' semplice usare il principio di archimede per calcolare la spinta verso l'alto (portanza statica potremmo chiamarla, in quanto a ben pensare e' quella che fa volare un dirigibile fermo rispetto all'aria).

Lasciamo al lettore come semplice esercizio individuare un caso in un cui possa essere piu' semplice usare il metodo delle differenti pressioni per calcolare la spinta di galleggiamento...
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