Discussione: Pendio in liguria
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Vecchio 15 luglio 15, 12:01   #12 (permalink)  Top
il boiler del 55
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Sulla specifica scheda (contenuta nella discussione sul data base dei pendii) di cui ti avevo indicato il collegamento, mi sembra che fosse specificato come arrivare. Meglio comunque salire da Imperia, da Arma la strada è più contorta, dovendo salire via Carpasio e la colla d'Oggia.
Comunque da Imperia Est (Oneglia), devi prendere la ex statale del Colle di Nava in direzione Pieve di Teco; tredici chilometri dopo il passaggio sotto i piloni dell'autostrada dei Fiori si svolta a destra, prima di una galleria, in direzione di Cesio. Dopo Cesio si giunge al Colle San Bartolomeo e si prende a sinistra (direzioni indicate per Carpasio, Montalto Ligure, Badalucco, Taggia e San Bernardo di Conio). Forse non c'è più l'indicazione all'imbocco del tratturo sulla destra della provinciale che dal Colle San Bartolomeo va a verso San Bernardo di Conio. Comunque non puoi sbagliare, perché dal bivio al colle la stradetta è a circa un chilometro e la riconosci perché, sul lato opposto della strada c'è un breve spianamento sterrato. Per arrivare alla zona dove lasciare le macchine si percorrono circa tre chilometri (non cinque come indicato nella scheda) in cui si alternano tratti in cemento con tratti in sterrato e comunque la zona è facilmente riconoscibile perché scollina la cresta del rilievo in una zona prativa. Da lì ci sono quei famosi quattrocento metri che Andrea dice mi pesino a causa dei vicini sessant'anni... Pesano se in piena estate c'è il sole a picco, altrimenti è piacevole farli perché sono sostanzialmente in falso piano. Il problema è il trasporto dei modelli. Io l'ho risolto con un apposito zaino porta modelli e un carrello della spesa che ne tiene altri. Non è il sistema ideale, ma ti permette di capire che percorrere la traccia che riconosci da dove si lasciano le macchine (direzione sud/est) non è davvero impegnativo. Mi raccomando, il punto di pilotaggio, lancio e atterraggio è sulla seconda gobba che si incontra dopo aver lasciato l'auto.
Un problema può essere il lancio perché, come dice Andrea, nella prima parte il pendio non è molto scosceso e, se non c'è molto vento, bisogna imprimere una certa spinta al lancio del modello. Tutto si risolve se hai il motore (come il Solius) o se hai il modello munito di sistema di aggancio per fiondarlo. Vicino alle pietre che si vedono dalla gobba verso sud/est, si riconosce un picchetto verde affiorante di circa venti centimetri al quale si può agganciare l'elastico per il lancio del modello.
L'atterraggio è di facilità sconcertante: circuito antiorario e discesa da nord/est. La prateria è molto vasta e c'è anche un possibile recupero profondo almeno una trentina di metri di quota. Le rocce di cui dicevo sono solo nella direzione del lancio, nel prato non ce n'è. in questo periodo estivo bisogna fare attenzione alle aree recintate per preservare l'erba, che sarà tagliata nella seconda metà del mese di luglio. In un fine settimana (non so però quale) c'è anche la festa della fienagione, che impegna soprattutto l'area vicino a dove si parcheggia l'auto. Un pò più di movimento di escursionisti, tutto qui.
Forse un pò prolisso, ma più chiaro di così...
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Filippo Orsini
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