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Io uso una miscela di piombo-antimonio che ho recuperato dalla zavorra di una barca da pesca (un trabaccolo di Riccione). Molto duttile, lo sagomo a martellate perchè a fonderlo i vapori sono tossici. Una volta ottenuta la forma (più o meno) giusta, state abbondanti, metto nel naso del modello del domopack a rivestire la parete. Infilo il pezzo e colo resina oppure faccio precedere il pezzo da uno spriccio di poliuretanica (attenti che poi si dilata) e poi calo la zavorra nel pastone, tenendola schiacciata con un bastoncino per evitare che la colla espandendosi la spinga in alto. Ad essicazione avvenuta estraggo il manufatto che non ha aderito alle pareti grazie al domopack e passo alla finitura finale.
Pelo via la plastica usando le dita e poi tolgo i residui con una carta abrasiva a grana grossa. Potete forarlo in asse con punta sottile poi sempre più grossa, in modo che i vostri colleghi rimangano impressionati dalla qualità del vostro lavoro. Portate il pezzo al peso voluto grazie a successivi alleggerimenti.
Metto infine il pezzo su una stadera e ottenuta una lettura ripetibile peso un equivalente quantità di stucco per vetri.
Metto nel modello lo stucco, che sta fermo da solo aderendo bene alle pareti. Un ulteriore vantaggio è che se il modello ti arriva in testa lo stucco è meno duro del metallo.
La sicurezza prima di tutto.
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