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Da ''novizio'' a ''novizio''.
In modello unico può aver senso se lo scambio di informazioni tecniche fosse una prassi comune. Il rischio è che, in ambito nazionale, la crescita del singolo vada a discapito del vantaggio che l' avversario può avere mantenendo i propri ''segreti''. Quindi nelle gare di Trofeo, o di EuroTour, la decisione è soggettiva. Invece, per mondiali od europei, la propria esperienza dovrebbe essere messa al servizio della squadra. Non potendo improvvisare all' ultimo momento e non sapendo da chi sarà formata la nazionale, la scelta va fatta a monte decidendo: gioco solo per me o per il futuro team, chiunque lo componga?
Personalmente valuto che, in funzione di quanto letto di recente e di quanto successo abbiano ottenuto le discussioni di carattere tecnico , non siamo ancora del tutto pronti per la seconda ipotesi ( penso a Meschia, avrebbe dovuto aprire una strada per la sua indagine tecnica, invece sembra essere stato un vicolo cieco, così come valuto grande il potenziale di Edu a vantaggio di tutti!). Riconosco che esistono piccoli gruppi attivi, sparpagliati per la penisola, in cui i singoli collaborano l'uno con l'altro. Sarebbe da auspicare che a loro volta i gruppi collaborino tra di loro.
Fondamentalmente le mie considerazioni non cambiano più di tanto anche se ognuno decidesse per un modello diverso dall'altro.
Ciao,
Ciura
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