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Vecchio 30 gennaio 05, 20:56   #1 (permalink)  Top
fai4602
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Tempo fa era stato iniziato un thread sul volo in termica.
Oggi voglio iniziarne uno sul “volo dinamico”.
Andando a scartabellare fra libri e riviste ho rintracciato alcune note interessanti su questo tipo di volo.
Avrete certamente sentito parlare del ”dinaming soaring” , cioè quel particolare e spettacolare tipo di volo che viene praticato in pendio “al di la” del crinale e che permette di raggiungere velocità pazzesche essenzialmente descrivendo dei looping.
Orbene questo tipo di volo può essere praticato anche in pianura, certamente non con le prestazioni estreme ottenute in pendio, ma con la possibilità di effettuare dei voli di durata discreta pure in assenza di termiche.
Il “volo dinamico” si prefigge di utilizzare l’energia dinamica degli strati d’aria vicini al suolo trasformandola in guadagno di quota e pertanto nella possibilità di traslazione orizzontale.
Necessità primaria è ricercare con il modello una zona in cui spiri del vento con corrente orizzontale e crescente con l’aumentare della quota.
Questa condizione è solitamente usuale in quanto l’aria ha minor velocità vicino al suolo a causa del maggior attrito e tale velocità aumenta con l’aumentare della distanza, diminuendo progressivamente la resistenza creata dagli strati inferiori sui superiori.
Esempio di tale volo è dato dall’albatros che riesce a volare per molte ore descrivendo degli otto di grande dimensione sulla superficie del mare senza colpi d’ala, oppure come il nibbio che si muove preferibilmente a zigzag con il vento di traverso.
Per cercare di sfruttare al massimo ciò che la natura ci mette a disposizione occorre anche capire come poterlo fare nel migliore dei modi.
E’ stato così osservato che il problema principale è di non perdere prestazioni durante l’esecuzione delle curve degli otto perché si ottiene un guadagno di energia solamente quando si è in salita nel tratto controvento e nel tratto in picchiata con il vento in coda.
Volando a zigzag mantenendo il vento al traverso si può ridurre questa perdita di energia in quanto le curve che si fanno non sono dei cerchi completi.
Un’ altro tipo di volo, che rassomiglia al DS, è quello di effettuare delle traiettorie di salita e discesa collegate da un cerchio, un po’ come una spirale svolta, con una picchiata a 45° con il vento in coda seguita da una curva veloce in salita e poi da una salita controvento a 45°. Poi un altro giro seguito da un’altra picchiata. Risultato un aumento di quota.
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Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi.

L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai.

Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie !

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