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Vecchio 19 giugno 12, 09:21   #1 (permalink)  Top
mauryr
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Centraline di alimentazione & magia

Ciao,
da un po' questa cosa mi infastidisce non poco, per cui vorrei aprire una discussione nella speranza che si possa gettare un po' di luce dietro ai vari dogmi e superstizioni che stanno dietro all'uso delle centraline.
Per qualche motivo che non mi e' chiaro, le varie centraline (mi riferisco a emcotec, powerbox, alewings in particolare) utilizzate sui maximodelli non possono in alcun modo essere messe in discussione con l'utente che ne fa uso mediamente.
Per com'e' il mio approccio al lavoro e allo stesso modo all'aeromodellismo, non sono in grado di accettare che una centralina abbia una "protezione ai cortocircuiti" senza capire come funziona e se, realmente, vale la pena di pagare dai 200 ai 500 euro per un'alimentatore che posso benissimo rimpiazzare con sistemi di analoga potenza dal costo di 20/30 euro.
Premesso che sono stato proprietario di una powerbox royal e che la stessa mi e' durata un intero minuto in volo prima che il modello cadesse per [perdita di segnale]/[perdita di alimentazione], vorrei capire con chi e' interessato alla discussione come effettivamente funzionano questi sistemi ed eliminare l'aura di mistero che sembra circondarli.

Partiamo da quanto il modellista medio dichiara:
"Io su un maxi una centralina ce la metto sempre: spendo quello che spendo, ma almeno sono tranquillo e se un servo mi si blocca gli altri continuano a funzionare e quasi sicuramente porto a casa il modello".

L'obiettivo qui e' chiaramente quello di mantenere il piu' possibile controllo sul modello e atterrare.

Ora, proseguiamo con questo video:


Quello che si vede qui e' Emmerich Deutsch, ossia il papa' delle powerbox. La sua dimostrazione consiste nel mostrare come un pb sia costruito talmente bene da sopportare tranquillamente un cortocircuito e, mentre questo avviene, come sia in grado di continuare a dare corrente al resto dell'impianto senza problema alcuno.

Come si vede nel video, il test viene eseguito con un powerbox a cui sono attaccati 2 servi che si muovono. Emmerich prende una spinetta, manda in corto fase e neutro e poi la ficca nel powerbox. Immediatamente si forma una bella nuvoletta di fumo, il cavetto si brucia e, nel mentre, i 2 servi continuano a funzionare. Ottima dimostrazione della qualita' costruttiva del powerbox dico io, certo.

Pero' questo test mette in evidenza quanto segue:
1) powerbox NON contiene ALCUNA protezione contro i cortocircuiti. I servi continuano a funzionare perche' pb non si brucia ma e' in grado di bruciare il filo in corto e avere corrente residua per l'impianto (45A secondo la telemetria del pb)
2) il filo in cortocircuito e' di una sezione non meglio precisata: come chiunque capisca un minimo di elettronica sa, un conto e' bruciare un filo di una sezione molto piccola, un conto e' bruciare un filo di una sezione piu' grande... Gli assorbimenti sarebbero molto diversi nel primo e nel secondo caso. Siamo sicuri che il filo usato nella dimostrazione sia grande abbastanza da essere paragonabile alle prolunghe e ai cavetti dei servi che usiamo sui maximodelli?
3) tra pb e servo avremo come minimo 2 cavi (la prolunga, il cavetto del servo e, eventualmente, una spinetta di connessione) che probabilmente avranno sezioni leggermente diverse. Questo implica che probabilmente uno dei 2 segmenti (quello con > resistenza) brucera', e non entrambi. Quale segmento? Dove sta nel modello? Tutte cose che non sappiamo a priori.
4) che succede se a bruciare e' il cavo della prolunga? Anche un cavo siliconato brucia e spesso (sempre?) facciamo una treccia di cavi per i servi che parte dalla centralina e si dirama nel modello. Magari abbiamo internamente al modello 10 belle prolunghe che gestiscono 10 servi che hanno almeno un metro di percorso comune, prima di diramarsi. Mettiamo che una di queste prolunghe bruci: siamo sicuri che le altre 9 non vadano in corto pure loro, con ovvi risultati?
5) cosa succede se a bruciare e' un pezzo di cavo vicino al serbatoio, o vicino all'uat, o vicino ad un'ala in balsa, un pezzo di rivestimento, un pezzo di composito di poco spessore? Incendio a bordo? Ala squarciata?
6) solo 2 servetti senza alcun carico sono collegati all'impianto. Dimostrato che pb puo' sopportare uno spike di 45A, siamo sicuri che sia in grado di sopportare i 50~55 che ci sarebbero su un modello in volo in condizioni analoghe, con servi reali sotto sforzo?

Quanto visto nel video succede anche nel modo reale: ho visto giusto oggi un post riguardo ad una emcotec che ha fatto la stessa identica cosa su un modello con un servo bloccato, senza peraltro riuscire a mantenere l'impianto alimentato (spinetta prolunga bruciata, modello senza controllo).

Per concludere questo sproloquio:
secondo me utilizzare una centralina senza comprendere questo punto chiave e' [quasi] del tutto inutile, perche' in caso di blocco non si ha nessuna garanzia che la centralina possa contenere l'evento e impedire che diventi catastrofico. Quello che si vede nel video dimostra che la centralina utilizza i cavi dei servi come "fusibili", pertanto dovremmo prevedere una breve parte del cablaggio a sezione minore, in modo da creare una strozzatura, e quindi un punto di rottura che la centralina possa sfruttare, in una posizione del modello in cui ci si possa permettere di avere un cavetto incandescente per qualche secondo.

Ringrazio chi ha avuto tempo e voglia di leggere fino qui e vi chiedo le vostre opinioni su quanto scritto, nonche' il vostro parere e esperienze personali.

Ciao

Ultima modifica di mauryr : 19 giugno 12 alle ore 09:25
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