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Originalmente inviato da MAX75 Come dice Emanuele ogni posto ha la sua "pista" di atterraggio.......Sai quanti posti esistono per volare bene ma atterrare male?
Cmq con il vento a favore di modello io non atterro neanche sotto pagamento. Non sente i comandi quindi diventa incontrollabile!! se non rompi è fortuna. Prefersico ventro trasversale e fare piu' tentativi....
Un buon butterfly è sempre meglio......attenzione allo stallo.
Ciao Max |
Depende. Todo depende...
A Casteldimezzo, pendio diretto sul mare, tra Pesaro e Cattolica, spesso e volentieri si doveva atterarrare con vento in coda, visto che a fare in giro sulla cresta, c'era la certezza matematica di entrare in rotore e perderlo.
La tecnica è molto semplice e una volta imparata è anche sicura.
Si fionda il modello in basso, (moolto in basso) e si risale muso in alto, rasente il pendio (molto ripido nel caso di Casteldimezzo), finchè il modello esaurisce la velocità immagazzinata e si posa.
Non è una tecnica semplice e richiede sangue freddo a sbattere il modello 150 mt + basso del punto di pilotaggio e risalire esattamente fino al punto che si vuole ma comunque, in caso di errore, è sempre possibile abortire e fare un nuovo tentativo.
Negli anni fine 80 - primi 90, il pendio di Casteldimezzo era frequentatissimo da piloti nord Marchigiani e sud Romagnoli e non c'era week-end che non ci trovavi qualcuno a volare. Il posto di pilotaggio, era uno spettacolare "terrazzone" naturale, con vista da cartolina sul mare Adriatico, a picco su una gola che incanalava l'aria che il mare "rendeva" nelle fasi di scambio termico e quindi era difficile trovare una giornata in cui non si faceva almeno 1 oretta di volo. Poi quando tirava bora, si filava come razzi!!
GODUUUURIA!
Ci abbiamo anche fatto diverse gare F3F.
Peccato che da qualche anno si vede molto raramente qualcuno che ci vola e il posto è diventato quasi impraticabile a causa di una invasione di ginestre gigantesce che se ci finisci dentro col modello, ti ci vuole uno "Sherpa" per ritrovarlo!