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Vecchio 14 agosto 11, 11:33   #74 (permalink)  Top
Runnerlight
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Complimenti!!

Veramente fantastico! Un ottimo lavoro per chi, come me, vuole avere la soddisfazione di costruire un sottomarino! Anni fa avevo intrapreso questo progetto ma mi son dovuto fermare subito per vari inconvenienti, entrava acqua ovunque e non avevo nessuna cognizione con i radiocomandi. Ultimamente mi sono cimentato nel riprendere il progetto e oggi mi sono imbattuto nel BaroneRosso...devo dire che mi ha steso Soprattutto questo forum mi ha dato la carica per ripredere i lavori.
Son passati quasi 10 anni da quando ho archiviato il progetto ma alcune soluzioni le ricordo ancora. Da premettere che studiavo per un modellino che non riproducesse fedelmente nessun modello esistente perchè navigando in mare avevo intuito che un modello in scala di sottomarino non avrebbe avuto molto futuro per via delle onde e dell'acqua mossa. Quindi partendo da una forma pressoché di fantasia (presi come modello il tubo edile arancione in pvc ) e non sapendo come isolare il perno dell'elica (entrava acqua a go go) avevo elaborato una propulsione a pompa (posizionata al centro del sottomarino) che prendesse acqua da un foro a prua e la spingesse verso un altro foro a poppa: quindi un sottomarino che avesse il doppio moto, una spinta da prua dovuta dall'aspirazione dell'acqua, eliminando così anche l'attrito che l'acqua dava ad uno scafo di 8cm di diametro (la prua e la poppa sono composte da mezze sfere) e la spinta da poppa, cioè l'acqua viene "spruzzata", effettivamente usando la stessa acqua come propulsione.
Un altro sistema che ho elaborato è l'uso di una bombolette da aria compressa per l'immersione e l'emersione. Per l'immersione un'elettrovalvola artigianale apriva un tubicino che faceva fuoriuscire l'aria nella parte superiore dello scafo, cosicché l'aria lasciava il posto all'acqua che entrava da alcuni fori (sempre aperti) posti nella parte bassa dello scafo. Per immettere l'aria, nulla di più semplice: si attivava la bomboletta che spruzzava aria all'interno delle "camere di compressione" (camere molto simili a quelle dei sottomarini reali) facendo uscire l'acqua dagli stessi fori dove entrava per l'immersione.
Penso che il risultato sarebbe stato ottimo: il sottomarino aveva una bella mole (si avvicinava ai 10kg) e con l'uso della bomboletta l'immersione/emersione sarebbe risultata più veloce, forse la velocità di crociera sarebbe risultata scarsa...Le mie sono supposizioni, visto che effettivamente non l'ho mai sperimentato in mare aperto, ma solo in vasca e archiviato dopo innumerevoli tentavi di isolamento andati malissimo.
Per quanto riguarda i comandi non pensavo ci fossero tutte queste difficoltà per i comandi in radiofrequenza...il cavo è un'ottima soluzione ma perde il fascino del modellismo dinamico radiocomandato, comunque risulterebbe l'unica soluzione plausibile per la navigazione in mare.
Se avete consigli e dritte ulteriori per il mio caso, saranno ben accette!!!
Valentino
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